lunedì 14 gennaio 2013

X-MEN - storie di un popolo disgraziato - Messiah Complex

X-Men, X-Men, X-Men... Quanto tempo era che non prendevo in mano un numero su questo supergruppo?
Anni, probabilmente. E, sinceramente, avrei continuato così ancora per tanto, tanto tempo. Purtroppo, però, più di un mese fa sono entrato in edicola e sono stato tentato nel comprare un numero di quel nuovo eventone Avengers vs X-Men.
Nel leggerlo mi sono reso conto che, se da un lato conoscevo perfettamente tutti i retroscena dei Vendicatori,  dall'altro non sapevo assolutamente nulla né sugli X-Men, né su chi fosse Hope. Nel senso, qualcosa all'orecchio mi era arrivato, ma nulla più di un accenno.
Che fare quindi?
Davanti a me avevo tre scelte. La prima, facile, andare avanti a leggere la storia e fare finta di capire. La seconda, più complicata, andare su Wikipedia e leggere i bignami, sperando di capirci qualcosa. L'ultima, assurda e improponibile, andare a riprendere tutti i vecchi numeri degli X-Men e sperare di non spendere troppo.
Essendo sempre stato più curioso che intelligente mi ritrovo, un mese dopo, con il portafoglio ridotto ad una sogliola, a leggere l'ultimo numero di un'altissima pila di fumetti. Gli occhi hanno perso un centinaio di decimi, il cervello è fuso e giurerei di vedere i balloon quando mi parlano ma... ora SO!

E si comincia!!


I mutanti! Sfortunato popolo da sempre vittima di biechi sceneggiatori di trame. Nei decenni della sua esistenza l'abbiamo visto trasformarsi da un gruppo di pochi pisquani ad una numerosa minoranza che avrebbe potuto, nel tempo, prendere il controllo del mondo.
Gli X-Men erano contenti, finalmente il sogno di Xavier cominciava a dare i suoi frutti e anche il loro storico nemico si era dato una calmata e ora governava Genosha, la nazione mutante. Tutto andava per il meglio.
Poi, però, arriva Cassandra Nova e il loro numero si dimezza. Dispiace, si capisce, ma l'Homo Superior, come modestamente si sono soprannominati, poteva farcela!
Ma, sfiga della sfiga, ecco che ne succede un'altra. Wanda, figlia di Magneto, portando avanti il buon nome di famiglia, decide di cambiare la realtà e di togliere i poteri alla stragrande maggioranza dei mutanti. Così, perché le girava.
Per cui rimasti in grande minoranza, poche centinaia, i mutanti vengono messi in una sorta di campo di concentramento, situato nella scuola degli X-Men, sorvegliati da sentinelle. 
L'Homo Superior, però, non si fà abbattere così facilmente e pensa: tanto ne nasceranno di nuovo di mutanti!
Invece, la previdente Wanda, aveva pensato anche a questo. E, quindi, basta mutanti! Né ora! Né mai!
Però visto che il mai ha una valenza diversa per la Marvel, qualche tempo succede qualcosa.
Un giorno mentre il Professor X lucida Cerebra...
...ha il classico colpo, gli anni passano anche per lui.




Però, forse, la vecchiaia non c'entra. Oltre a lui, infatti, diversi telepati avvertono l'apparizione di un nuovo mutante. Gli X-Men decidono, tutti eccitati, di fiondarsi in Alaska ed al loro arrivo trovano un paesino di poche anime messo a ferro e a fuoco.
In un primo momento credono che si tratti del mutante, ma poi si rendono conto che vi è stata una vera e propria guerra fra i Marauders e i Purificatori, quest'ultimi colpevoli di aver ucciso tutti i bambini della città.
Il nuovo mutante, infatti, altri non è che un bambino appena nato. Dove sia, però, è difficile dirlo.
Gli X-Men si dividono per poter indagare su due fronti, mandando Rictor (quello che faceva vibrare le cose) dai purificatori e Wolverine, Nightcrawrel, Angelo e Colosso alla ricerca dei Marauders e del loro capo Exodus.
Inoltre Ciclope convoca Jaime Madrox, l'uomo multiplo, e gli dà il compito di mandare due sue copie nei due possibili futuri che sono apparsi con la nascita del neonato.
La storia prende quindi tre direzioni diverse che piano piano faranno luce su quello che è successo e sul possibile destino del neonato che si scoprirà essere una bambina.
A prenderla è stato Cable che vuole portarla nel futuro per salvarla. Contro di lui ci saranno un po' tutti, persino gli X-Men che non riescono a comprendere il suo comportamento. A peggiorare il tutto lo Xavier Institute viene completamente raso al suolo dalle sentinelle messe a protezione dei mutanti. Qualcuno le ha infettate. Tutti ovviamente puntano il dito contro Cable.
Ma non finisce qua, perché in un futuro possibile Jaime Madrox, insieme a Lyla Miller, è imprigionato in una campo di concentramento per mutanti. Qui, fra angherie e via dicendo, trova un giovanissimo Alfiere, piuttosto incazzato con un messia mutante colpevole della sua situazione.
Intanto nel passato Cable arriva finalmente da Forge, dove sa di poter trovare una macchina del tempo, e trova, però, l'inventore per terra ferito. Ad aspettarlo, colpone di scena, c'è Alfiere intenzionato ad uccidere la neonata. Perché? Forse è lei la messia mutante?
Boh!  Alfiere viene fermato dai mutanti cattivi, la bambina viene presa e portata da Sinistro, che però è Mystica camuffata, che vuole usarla per salvare Rouge perchè l'ha letto nel diario di Destiny.  Salva Rouge, però arrivano tutti. Ma tutti, tutti. Gli X-Men, X-Factor, i New X-Men, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, i Power Ranger. E fanno battaglia, come nei migliori film di Bud Spencer e Terence Hill.
Botte da orbi, ma finalmente Ciclope riesce a prendere in consegna la bambina. Non volendo fare gli stessi errori fatti con i figlio, riconsegna la piccola a Cable che scompare proprio in tempo per non essere colpito dagli spari di un inferocito Alfiere. Al suo posto viene colpito in testa Xavier. Pazienza.
Il finale ricco di sospesi, la solita promessa che gli X-Men sono sciolti e tutti a casa, che domani si ricomincia!

Dopo questo brevissimo riassunto, come definire quindi questo crossover? Non male, anzi a dirla tutta mi è piaciuto.
Un po' combattimenti, un po' investigazione e mistero, in questa storia c'è un po' di tutto, è ben scritta e, il più delle volte, ben disegnata. Una storia, comunque, banalotta, anche perché già utilizzata per Cable, ma è stata sviluppata bene, sapendo dosare le informazioni fino alla fine.
Dà un senso di rinnovo anche il progressivo allontanamento del professor X dalla scuola. In qualche modo gli X-Men cercano di uscire dal circolo vizioso delle solite missioni e i soliti nemici, trovando una via di mezzo fra gli insegnamenti del loro ideatore e i metodi più dittatoriali del loro peggior nemico, Magneto. Al centro di tutto Ciclope, un personaggio che finalmente ha trovato un suo senso, che funge da capo per tutta la comunità.
Oltre a questo è ammirevole veder utilizzare in maniera oculata il viaggio del tempo, non per predire un immane catastrofe ma sta per trovare un traditore. Sinceramente non me l'aspettavo e mi è piaciuto.
Ovviamente sono scontate anche tante altre piccole cose come, ad esempio, la distruzione della scuola, gli infiniti combattimenti che non portano a nulla e Wolverine che, come al solito, è un po' come il prezzemolo ed è dappertutto.
Infine parliamo dei disegnatori:

Monoespressivi ma davvero dei bei disegni.



  • Su Mark Silvestri nulla da ridire. Preciso, bravo ha un bel modo di sistemare le vignette e mi piace. L'unico suo problema è il disegnare personaggi dagli zigomi altissimi e dall'aria perennemente scazzata, ma va bene così! 


Bella l'impaginazione, il movimento. Tutto.


  • Billy Tan bravo anche lui. In gamba nei combattimenti che vengono resi benissimo. A volte ha qualche problema con gli arti,  gli vengono lunghi di manica.


Bello il combattimento con la bambina sul torace, ora è veramente al sicuro!


  • Scot Eaton non ho molto da dire. Il suo disegno è buono, forse un po' statico, i visi dei personaggi si assomigliano un po' tutti, ma c'è di peggio sicuramente.



Boh!


  • Humberto Ramos. Boh! L'avevo già visto all'opera nell'Uomo Ragno e non mi era piaciuto granché. Poca attenzione ai dettagli, combattimenti parecchio caotici in cui non è molto chiaro quello che succede.


Ah, ecco perchè sono così brutti i disegni!
È un illusione di Lady MasterMind!
Pensare che credevo che Bachalo non sapesse disegnare!


  • Chris Bachalo. OMMIDIO! Io non dico che non mi piaccia questo disegnatore, lo detesto. Passo la maggior parte del tempo a cercare di capire cosa ha disegnato, poi passo ai balloon rinunciandoci. Caotico proprio nel tratto, con quei mascelloni, i personaggi messi in posizioni strambe e detriti.. detriti ovunque... Ci sono sempre dei detriti nei disegni di  Bachalo.


Così miei cari finisce la prima parte della storyline degli X-Men. A presto.

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