domenica 27 gennaio 2013

Man of Steel - Per essere superman? Figo

In principio non c'erano supereroi. Nel mondo nessuno volava, sollevava macchine o si attaccava ai muri con le mani. Poi un giorno arrivò una piccola astronave, che trasportava un profugo di un mondo lontano e dopo un giusto numero di anni entrò in scena il primo uomo in calzamaglia di tutti i tempi, Superman.
All'inizio era un supereroe molto diverso da adesso, non volava, era forte ma non troppo, faceva dei poderosi salti con la spiegazione che arrivava da un mondo con gravità più elevata della nostra, poi i suoi creatori si sono fatti prendere la mano. "Ma sì dai, è invulnerabile". "Mettiamogli il supersoffio". "Aspè ho avuto un'idea, lancia laser dagli occhi". "Ha il superudito". "Vola!".
Così durante la Golden Age il nostro Kal-el poteva vagare un po' ovunque, a velocità improponibili, attraversando galassie, supernove e arrivando sempre al momento giusto e nel posto giusto per salvare gli indifesi.
Superman.
L'uomo dalla tutina inguardabile.
Comincio subito con il dire che a me Superman non piace, lo trovo noioso come una serata di diapositive della zia nubile, e pesante come un macigno. È un uomo con qualsiasi superpotere che si possa immaginare, come unico punto debole ha la Kriptonite, un residuo radioattivo rarissimo del suo mondo ma presente in quantità industriale nel nostro.
Quello che ho sempre apprezzato in questo personaggio sono i film. Forse non tutti, questi film hanno accompagnato l'infanzia di grandi e piccini. In special modo i primi due del '78 e del '80 diretti da Richard Donner ("Arma Letale", "I Goonies", "Ladyhawke"..) e Richard Lester sono dei cult intramontabili che...

...è impossibile dimenticare.
Con il tempo però anche i film sono progressivamente peggiorati. Nel terzo vediamo Superman combattere un computer gigante, nel quarto...
... questo qui, qualunque cosa sia...
...e infine i produttori decisero che era tempo, prima che potesse scendere ancora più in basso, di bloccare la produzione di nuovi film. Solo dopo quasi vent'anni, nel 2006, uscì "Superman: Returns" seguito della saga dei film di Donner. Il film ha un buon incasso, ma non è particolarmente amato dai fan. Di nuovo la produzione di eventuali sequel si blocca.


Dopo tutto questo, quindi, come sarà "Man of Steel"?
È sempre difficile ripresentare un personaggio così vecchio e così famoso in chiave moderna e nuova. Si tratta di un lavoro delicato, una sorta di equilibrio fra citazioni del mondo fumettistico e un ritmo adatto ai successoni di Hollywood. Perché, oltre ad attirare un gran numero di gente e farla divertire, il film deve essere anche accettato da quei fan che andranno poi a comprare il Blue-Ray, le Action Figure, i videogiochi e tutte quelle "Nerdatine" che fanno da contorno ad un film del genere.
Come questi. Immancabili.
A una prima visione, comunque, questo film presenta già tre fattori a suo favore:


La produzione di Nolan

Abbiamo visto cosa è riuscito a fare con Batman passando da...

..questo (che tristezza)...
...a questo.
Con Batman lo stampo era meno fumettistico, più reale. Un supereroe nel mondo di tutti i giorni, un filantropo super addestrato con una missione ben precisa e mirata. Senza troppi sfarzi, troppi colori o personaggi strani, forse senza nemmeno troppo Batman, la trilogia su questo personaggio è sicuramente al passo con i tempi. Con tutta probabilità anche il Superman di Nolan avrà temi più psicologici e umani, mostrandoci non solo quello che spinge Kal El, ma anche come il mondo affronta la sua venuta. Una sorta di opera antropologica (adesso sto esagerando) che va sicuramente di moda in questo periodo e che è, un po', il punto di forza di questo regista.

La regia di Snyder
                                                      

Già regista di altri capolavori fumettistici, "300" e "Watchmen", Snyder è caratterizzato da uno stile molto grafico. Molto visibile in "300" riesce a riportare nei film azioni e vere e proprie vignette dando vita ad uno stile molto particolare. 
E scusate...

...se è poco.
Leggevo che la sua intenzione, con Superman, è anche quella di non mostrarlo, ovvero di farlo agire senza che però la gente si accorga di lui. Di mostralo da lontano, indecifrabile ad una prima occhiata, forse riprendendo la vecchia frase "È un uccello? È un Aereo?" e dandoci la sensazione che la gente di Metropolis non sappia bene con cosa ha a che fare.
 Secondo il mio modesto parere è la scelta migliore per "Men of Steel", data la sua passione per il fumetto di Superman e il suo background mica da ridere.



Un buon cast



Forse questo non è un sinonimo di successo, ma avere dei bravi attori è un buon passo in avanti. Il protagonista Henry Cavill è forse quello più inesperto, sinceramente non mi ricordo di averlo visto all'opera, ma gli altri sono sicuramente affermati, in alcuni casi anche bravi e in casi estremi pure dei grandi. 

Si tratta quindi di un film che ha tutte le qualità di diventare un vero spettacolo. Seguendo un po' quello che è successo con "Batman Begins", ma anche con il primo film di Donner, "Men of Steel" mostrerà la partenza di questo supereroe, riproponendo anche un nemico delle sue origini ovvero il Generale Zod, impersonato da Michael Shannon. Niente Lex Luthor quindi, almeno per ora, ma una vera e propria lotta fra Kriptoniani.
Come abbiamo visto in alcuni frame del Trailer c'è solo una definizione per tutto ciò: 

Botte da Orbi...

...e distruzione incontrollata.
Qualcosa che però non mi convince l'ho trovato, ovvero il costume. Non so se è una moda del momento, o se Hollywood ha della gomma vulcanizzata che gli avanza in magazzino, ma questi costumi simil palla da Basket non mi piacciono.

Né qui.

Né qui.
Li trovo fatti male, finti e improponibili. D'accordo che è nuovo film e ci vogliono nuovi costumi, ma si può pensare sicuramente di meglio. Tra l'altro guardando in giro mi è capitato di vedere anche il costumino di Zod.

Anche questo con la freccia verso il basso che dice..
...guardate il pacco.
A parte questo va tutto per il meglio, ci sono i militari che puntano le armi a Superman, i dischi volanti, terremoti, traggedie, Perry White...                                                      .
Sputato!
..e per finire la musica del gladiatore.
Ok, la musica non è proprio quella quella, ma è decisamente molto simile. Del resto Zimmer è stato il compositore della colonna sonora del film con Russel Crowe, quindi è più o meno capibile la scelta. Del resto nel trailer danno un senso molto epico, che speriamo duri anche per tutto il film.
Vi lascio con il trailer, un vero capolavoro del genere. Alla prossima.










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