giovedì 31 gennaio 2013

X-MEN - Storie di un popolo disgraziato - Ritorno al Futuro


Ed eccoci alla quarta puntata della saga del messia mutante Hope. Negli scorsi articoli abbiamo visto l'ormai decrepito Cable proteggerla dagli innumerevoli nemici che questa jellatissima bambina mutante sembra attrarre. Insettoidi, ribelli, Stryfe, X-Force, le ambientazioni di Kenshiro, viaggi nel tempo a schifo... insomma, tutto e di più in questa saga che ho trovato davvero godibile. Questa quarta parte, un po' come la seconda, non ha un vero e proprio titolo e visto che è caratterizzata da innumerevoli salti fra passato e futuro ho deciso di chiamarla : "Ritorno al Futuro"









Abbiamo lasciato i nostri eroi mentre si separavano dagli X-Force e tentavano di saltare avanti nel tempo. La bambina però fa i capricci e i due si separano nel tempo di due anni. In questo periodo la ragazza torna alla città celestiale del defunto Stryfe, non è ben chiaro che fine abbia fatto Apocalisse, e fa amicizia con un povero ragazzo pelato di nome Emil.
Intanto nel suo tempo Cable ha un attacco del virus tecnorganico e, tanto per aggiungere fortuna alla fortuna, arriva Alfiere. L'ex eroe viene messo fuori combattimento e spedito indietro di anni, la sua macchina del tempo intanto si è rotta. Ma Alfiere non è tipo che si scoraggia per così poco e decide di aspettare...

..."tanto quella piccola stronza prima o poi la becco"
Ecco che così passano questi benedetti due anni e troviamo Hope cresciuta, aiutata sempre da Emil che infine s'è proprio invaghito di questa rossa sempre più simile a Jean Grey. Alfiere, invece, è il braccio destro del capo della città celestiale, che poi sarebbe il padre di Emil. Il nostro Bishop ha in serbo una bella sorpresa per la messia mutante, ovvero una bella bombetta atomica. Scappa bimba, da una bomba atomica!
Intanto Cable prende contatto con un gruppo di ribelli, che lo scambiano per Stryfe e vorrebbero ucciderlo ma poi decidono di aiutarlo, per entrare in possesso di alcuni componenti che permetterebbero alla loro navetta spaziale di lasciare la terra. Pazzi non sapete cosa vi aspetta.

Comunque ce la fanno, Cable prende Hope che intanto è diventata adolescente e deve necessariamente rompere le balle. 

Non è che possiamo dare una messia mutante
al primo che capita.
Fatto sta che finalmente partono con la navicella spaziale e tutto sembra esser andato per il meglio, riuscirà il nostro Alfiere a tirar fuori un nuovo e fallimentare piano? Vedremo.
Passa un po' di tempo e troviamo il nostro Cable imprigionato, vista la somiglianza con Stryfe gli altri non si fidano tantissimo. La nave spaziale sta viaggiando nello spazio, fra stelle e comete, quando ecco che all'improvviso...

...un altra nave spaziale invade la sua carreggiata
e c'è un frontale.
Di chi potrà mai essere questa nave spaziale se non del nostro Alfiere che in un attimo è dentro la nave, insieme ad altri uomini della città celestiale compreso Emil. Purtroppo per lui, Bishop, il ragazzo aiuta la sua spasimante a scappare e proprio quando li ha finalmente raggiunti e sta per sparare ecco che la nave viene ulteriormente attaccata dalla Covata.
Visto il trambusto Cable riesce a liberarsi e corre in aiuto della figlia addottiva, che pare però perfettamente in grado di cavarsela, tanto che arriva ad uccidere da sola uno dei parassiti. Nathan, comunque, gli copre la ritirata e Hope, scappando, arriva appena in tempo per salvare Emil da uno dei parassiti. 
I due fuggono all'esterno della nave che è  stata inglobata in una sorta di bolla d'aria dove è possibile respirare... Don't ask... Sono al sicuro qui? Giammai. In questa bolla infatti sono presenti dei pericolosi...

...SQUALI CON I RAZZI!
Giusto il tipo di squalo che mancava all'Asylum.
Ecco che però arriva Cable e li salva, venendo però inghiottito da una balena della covata. Il fortunatissimo Alfiere, invece, è in pratica sodomizzato dalla regina della covata e ora, come un automa, viene spinto a cercare Hope (hai visto la fortuna alle volte). Cable però viene sputato dalla balena e affronta l'orda, con una temibilissima costola, rubata alla balena. In un combattimento serratissimo, lancia la costola nell'occhio della regina, liberando così Alfiere che da di matto e da la possibilità a Nathan di raggiungere Hope e Emil.
I due ragazzi sono riusciti a trovare due capsule di salvataggi, Emil ha già messo Hope in una di queste e dice a Cable di usare l'altra... "Ma no dai... vai tu... io sono vecchio" dice Cable mentre si sistema comodamente nella capsula e saluta con la manina il ragazzo.
Il povero Emil si ritrova a dover fronteggiare Alfiere e una sempre più incazzata covata, ha la meglio sul primo che scappa all'interno di una balena e mentre con i secondi decide...

...e decide di farsi saltare in aria.
GoodBye Emil, ulteriore vittima di una rossa.
Passano di nuovo degli anni ed ecco che le due capsule arrivano sulla Terra..... (ma perché cazzo siete partiti allora).. Qui Hope si sveglia mormorando il nome del suo spasimante, ma non pare poi così preoccupata di non vederlo. La ragazza è intanto è cresciuta, arrivando a quella fase della vita delle X-Men in cui indossano vestiti attillati e mostrano la merce a cani e porci. Essendo maturata nel lungo sonno, dice a Cable che si sente pronta per incontrare gli X-Men, anche se forse dimentica che sono impossibilitati a tornare indietro nel tempo. Comunque sia ecco che dietro l'angolo arriva il carissimo Alfiere, che dopo un serrato combattimento riesce finalmente a sparare alla ragazza...

...ma questa sviluppa improvvisamente dei poteri
e gli fa un culo così.Povero Alfiere.
Dai pezzi del braccio robotico di alfiere, Hope e Cable prendono finalmente i pezzi che permettono loro di aggiustare la macchina del tempo e di andare nel passato. La macchina del tempo però non è proprio sistemata, non riesce ad essere precisa e in più si porta dietro alfiere. I due protagonisti fra balzi nel passato e nel futuro, combatteranno nella rivoluzione americana...

...e verranno pure ritratti in quadri d'epoca...

...e ritrovando vecchie amicizie.
Infine ci sarà l'ultimo combattimento contro Alfiere, nella metropolitana di New York negli anni Novanta, con un cable ormai ridotto ad un vecchio claudicante e Hope che mostra il culo in quattordici diverse posizioni . Finalmente riescono a mandare il vecchio Bishop in un remotissimo futuro, senza più la macchina del tempo e in un ambientazione molto, ma molto, strana. Finalmente liberi i nostri eroi si prendono un po' di tempo per parlare e per andare a prendere delle armi, in uno dei magazzini di Cable. Infine davanti allo Xavier Institute ripartono per il loro tempo.

Bella, ma non troppo, l'ultima parte della storia Survivor di Hope e Cable. Devo dire che, per una volta la Marvel si è presa un po' di tempo per sviluppare il personaggio e farlo crescere. Il risultato è quindi un eroina matura e con bel background che abbiamo potuto goderci con una bella cronologia di storie.

Disegnatori

Paul Gulacy: bravo, ma non troppo, come la storia. Conoscendolo già per altre storie, non sono mai riuscito a farmelo piacere.

Gabriel Guzman: bel disegno, mi è piaciuto nella parte di storia spaziale, il suo squalone razzo mi ha commosso

 Humberto Ramos: un grandissimo boh.

Lan Medina: bravo mi sei piaciuto, bel tratto.

Giancarlo Caricuzzo: non voglio dire con cosa fanno rima quei disegni.

Ajeandro  Garza: bel disegno davvero, forse il migliore di sta parte di storia.

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