Questo post contiene Spoiler!
Arrivati ormai al diciannovesimo numero, negli Stati Uniti, continua la storia del nostro Miles Morales. Molte cose sono successe da quando, mesi prima, il nostro giovane eroe è stato testimone della fine di Peter Parker e ha deciso di prenderne il posto.
Non tutti erano d'accordo con questa decisione però. Miles, infatti, ha dovuto convincere della sua buona fede molta gente. Nick Fury, la Donna Ragno, Capitan America.. tutti credevano che questo ragazzino, appena tredicenne, non potesse essere all'altezza del suo predecessore.
In fondo anche noi lettori lo credevamo, un po' perchè c'è sempre la puzza della trovata pubblicitaria, un po' perchè eravamo affezionati al vecchio Peter.
Invece dopo un anno e mezzo di storie, devo ammettere che non mi dispiace per nulla. Le storie a mio parere devono ancora un po' migliorare, ma sono apprezzabili tutti gli accenni e le comparsate dei vecchi comprimari.
Mi è piaciuto specialmente la storia di Prowler, lo zio di Miles, del suo tentativo di deviare il nipote verso la criminalità e della sua fine che danno, anche al nuovo Spiderman, uno zio da piangere anche se in maniera diversa.
Apprezzabile anche il suo confronto con Capitan America, di cui dovrebbe diventare allievo.
Mamma mia è sempre arrabbiato questo Capitano! Guarda che faccia spocchiosa |
Come definire, quindi, queste nuove storie degne o non degne?
Non saprei. Per ora, direi che sono una via di mezzo. Questo fumetto deve trovare ancora una sua forma, forse lasciarsi alle spalle il discorso della morte di Peter Parker e cominciare un suo arco narrativo diverso da quello attuale. Staremo quindi a vedere, come andrà avanti.
Da fare un accenno ai disegni di Sara Pichelli. I disegni sono molto ben tracciati e impaginati, l'espressività dei personaggi è ben rappresentata, come pure i combattimenti.
Postura, prospettiva, forme ben proporzionate Davvero in gamba questa artista italiana. |
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