Un'avventura iniziata con il classico deathmatch alla Marvel e continuata nel futuro in compagnia del sempre più brizzolatissimo Cable. Il vecchio salvatore dei mutanti (sempre Cable) si porta dietro quello nuovo, balzando sempre più avanti nel tempo fino ad arrivare nel trentesimo secolo. Qui per i due fuggiaschi inizierà una nuova avventura
Messiah War
La storia inizia con il solito pippone di Ciclope. "Siamo rimasti in pochi", "Chissà che fine ha fatto Cable", "Nessuno mi saluta.." e tanti altri suoi classici che, in definitiva, con la storia centrano poco o nulla.
Comunque sia, a bloccare questa suo tormento interiore c'è la bestia, che lo avverte di aver finalmente trovato Cable. In pratica tramite i suoi macchinari, seguendo la scia di tachioni, calcolando le informazioni in un vettoriale... lo hanno trovato... nel tempo! Cable si trova nella New York del 2973.
Un posto lercissimo con i palazzi distrutti alla Ken Shiro, dove Ciclope decide di inviare la sua squadra per i lavori sporchi: La X-Force.
Peccato però che la X-Force non sapesse di questa decisione |
Comunque sia l'X-Force continua la sua missione, ma viene attaccata all'improvviso da un vecchissimo e completamente sfasato Deadpool. Il buffo mercenario blocca, però, le sue pistole, li riconosce e sembra molto contento di vederli...
...Wolverine un po' meno di vedere lui. |
...così, per simpatia, gli tira un pugno in faccia. E uno! |
Tra l'altro, forse appunto per la sua presenza, è impossibile teletrasportarsi o cambiare epoca. Sono bloccati.
Wolverine con la sua sua solita classe (e arguzia) infila gli artigli nei polmoni di Deadpool e gli ordina di spiegargli cosa sta succedendo. Il racconto di Wade rivela che a capo dell'astronave, divenuta poi città, non c'è Apocalisse ma Stryfe. Scioccati dalla rivelazione, segue poi un altra litigata fra Logan e Cable, con l'artigliato canadese, con un'aria da nano saputello, lo accusa di non essere stato all'altezza del compito che gli era stato dato. Segue, con tutte ovvietà del caso, un altro...
...cazzottone. E due! |
Alla fine però riescono a farcela, anche grazie al caricatore da tremila colpi che Deadpool ha nella pistola.
Un idolo! |
I due hanno atteso l'arrivo di Cable ed Alfiere sta già pensando a come sbarazzarsi dello scomodo alleato.
Torniamo ai nostri eroi che visto che hanno finito di combattere, decidono di litigare. Cable punta il cannone su Logan e lo Svanitore, poi però fanno pace e proseguono il loro cammino. Fino a che nella notte, mentre camminano nelle aurore boreali, vengono attaccati da Stryfe in persona.
Segue un bel combattimento dove i nostri eroi si prendono delle pizze incredibili in faccia. Botte da orbi, nessuno riesce a far molto ed infine il clone di Cable se ne va portandosi via Hope.
Visto che le sfighe vengono sempre in coppia, il caro Arcangelo trova fra le montagne un decrepito Apocalisse che gli chiede di porre fine alle sue sofferenze. Dove per porre fine intende "ti uso per tornare forte". Lui però non ci sta!
Arcangelo nun me lassà! |
I nostri fantastici amici sono nei guai. |
No, ma complimenti! |
Tutta l'attenzione è ora sul combattimento finale contro Stryfe che rifila un'altra volta delle sane bastonate ai nostri eroi. Praticamente imbattuto gongola, ma ecco che il terribile Apocalisse si presenta davanti, come un genitore che torna in anticipo quando si ha dato una festa. Il ragazzo cerca di scusarsi: "Papi, non volevo. Scusa.. "
"Scusa sto cazzo" Risponde Apocalisse |
"Certo tieni, bastava chiederlo" |
Finita quindi questa terza parte della storia. Un bel crossover fra Cable e gli X-Men nel futuro e in mezzo a due mostri del passato degli X-Men. Una storia senza troppe pretese, con dei combattimenti ben fatti.
Nulla più e nulla meno.
A disegnare queste storie:
- Nello One Shot, Micheal Choi (Witchblade, X-23, X-Force) molto bravo, ottimi i disegni, ben proporzionati i personaggi e attento nei movimenti. Davvero un'ottima matita.
- Nei numeri di Cable, vediamo di nuovo all'opera, Ariel Olivetti. I suoi disegni mi piacciono, forse un po' statici ma nemmeno troppo. Un unico appunto, non riesce a fare bene il viso della bambina, troppo grande rispetto al resto del corpo, tanto da farla sembrare una nana.
- Nei numeri X-Force troviamo invece Clayton Crain. Bravo Clayton, mi piace il suo disegno, le sue linee, il suo movimento... solo che a volte fatico proprio a seguirlo. Credo che sia il migliore fra i tre secondo i miei canoni, ma alcune volte potrebbe anche rendere anche un po' meno dark i suoi disegni. Lo stacco fra una storia e l'altra era troppo netto.
Però in effetti merita di esser letto. |
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