giovedì 17 gennaio 2013

Cloud Atlas - un Mah grande come una casa...

Un mesetto fa vado al cinema a vedere "Lo Hobbit" e, prima del film, c'è un lunghissimo Trailer in cui, francamente, non si capiva una beatissima cippa.
Ovviamente però, come ho già detto, non si deve valutare un film dal suo Trailer e pochi giorni fa sono andato a vederlo. Mi siedo in una platea praticamente vuota ed ecco che Inizia.

  
Come è definibile questo film? Immaginate di dover raccontare sei storie tutte diverse da loro, con ambientazioni diverse, in tempi diversi ma con sempre gli stessi personaggi o, in pratica, reincarnazioni degli stessi. Le storie trattano argomenti diversi, ma in pratica a guidarle è lo stesso spirito ovvero la lotta del debole contro il forte, la forza delle sensazioni positive. Ognuna di queste può essere collegata con quella successiva, cronologicamente parlando, tramite punti di congiunzione, piccoli o grandi, che collegano tutto il film.
Una bellissima idea! Sicuramente nella testa dei registi, e degli sceneggiatori, deve essere sembrata ottima da portare sullo schermo. Che, però, finita, non pare all'altezza, qualcosa, rispetto al libro di Mitchell, manca. Probabilmente il problema nasce dal fatto che, nonostante la bravura dei Wachowski, i racconti sono stati sistemati in maniera più confusa rispetto al libro. Le scene, di tutte le varie storie, sembrano distribuite a casaccio. Si passa dal ottocento al futuro in un attimo, seguendo una logica che, a volte, è difficile capire.
Il caos, inoltre, è accentuato dal fatto che gli attori di tutte le scene sono gli stessi e se questo rende il film sicuramente più epico, rende ancora più difficile la sua visione da parte dello spettatore. Non voglio dire che uno ci diventa matto, anzi può essere divertente andare a riconoscere gli attori che a volte sono irriconoscibili
però alla fine, secondo me, si perde molto il senso che la storia vuole portare.
Un discorso Karmatico su di un atto gentile che attraverso il tempo si trasforma in un idea, muta in un ideale e diventa la base di una rivoluzione interiore e globale atta a cambiare il mondo. Un messaggio sempre attuale che, purtroppo, si perde nella spettacolarizzazione della pellicola.
Un film alla fin fine bellino, con attori in gamba e una bella sceneggiatura che, però, poteva essere molto di più. Forse guardandolo più volte...
Alla prossima.





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