giovedì 11 luglio 2013

"Il Mio Trono" di George R.R. Martin

"A volte fai delle scoperte che non ti aspetteresti. Stai lì a guardarti una mano e improvvisamente ti rendi conto che non è tua. È del tizio che ti sta rubando il portafoglio".

Qualcosa di simile deve essere successo al mio scrittore preferito, l'inimitabile George R.R. Martin che...
... qui vediamo in compagnia della sua camicia migliore.
L'altro giorno nel suo "blog", o sito, compare un corposo post i cui spiega che "Il trono di spade" comparso nella serie televisiva, quella niente niente famosa, quella che lui stesso cura, quella che è arrivata alla terza stagione con un'altra in produzione, beh non è quello che aveva in mente. Cioè carino, fatto bene, pure simpatico va... ma non è quello. Mi spiace.

Ma... PERCHÈ?

Ma stiamo calmi e spieghiamoci. Ora oltre ad un involontario "e quindi?" io, il modestissimo Vecchio Logan, ho la memoria corta, ma credo di ricordare una foto... una vecchia foto ...

...ECCOLA!
Ti ci sei pure seduto sopra maledetto!
E ora, invece di continuare a scrivere la sola cosa che dovrebbe essere importante, ovvero "The Winds of Winter", parti con tutta sta solfa su come te lo eri immaginato? Su come non è bello come l'hai scritto tu? E allora adesso vediamo, vediamo come te lo saresti immaginato brutto cicc....

ah, così quindi!
Bisogna ammettere che è proprio un'altra cosa...
...un trono così fatto da un lato mostra il potere del Re dei sette regni, dall'altro quello precario della sua situazione. Se vogliamo essere ancora più profondi si potrebbe dire che è la rappresentazione dell'instabilità della casa Targaryen. Ma proprio bello sto trono, chi l'ha disegnato? Marc Simonetti.
Beh su di lui non so molto, solo che ha disegnato...

...questo...
... e che sembra aver compreso appieno la maestosità del trono che Martin aveva in testa. Per maggiori informazioni su questo artista, andate qui.
Concludendo direi che questo sfogo del Maestro Martin sia dovuto al fatto che la serie televisiva sta facendo diventare la sua storia di certo molto più conosciuta, ma da un altro punto di vista la sta stravolgendo. Come ti puoi ti puoi sentire quando qualcosa di tuo, che era nella tua testa, viene modificato e poi preso per l'originale dalle masse?
Che si tratti quindi di una neonata presa di distanza? O un altro modo per lo scaltro George di perdere tempo?

2 commenti:

  1. Cavolo RR, facile dopo aver venduto i diritti televisivi, dire che non è venuto come te lo aspettavi! Ed in ogni caso è l'eterno dilemma dell'artista! Essere popolare e ricco, venendo a patti con la massificazione e semplificazione del tuo immaginario...o rimanere "puro" e sfigato.... e morire in miseria! :)

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    1. Direi che quell'uomo di morire in miseria non ne ha nessunissima intenzione. Tra l'altro la sua opera è organizzata in maniera televisiva, quindi aveva già in mente una possibile trasposizione sul piccolo o grande schermo. Io sono convinto che si tratti di un furbastro, si lamenta ma poi alla fin fine è una mossa per perdere tempo...

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