Passa una settimana e stiamo già guardando la seconda puntata degli Agenti dello S.H.I.E.L.D., con quel misto di speranza e paura che accompagna sempre la visione di un secondo episodio. Il primo era davvero bello, ma si sa che a presentare le cose ci si mette sempre d'impegno. Quest'anno abbiamo avuto già avuto una bella fregatura con Defiance (ve lo ricordate Defiance?), che bello, bello il primo episodio, i successivi erano talmente beceri da far venir voglia di picchiare qualcuno, possibilmente lo sceneggiatore. È normale, quindi, essere un po' nervosi nel visionare questo nuovo episodio, dal nome criptico e misterioso,....
...0-8-4! |
...il martellozzo di Thor! |
La puntata quindi si impernia sul ritrovamento in Perù di un oggetto molto particolare, incastonato in un tempio Inca e che appare molto simile alle vecchie armi progettate da Armin Zola durante la Seconda Guerra Mondiale. Quelle a Base Tesseract per capirci e che sembra essere in quella posizione da almeno 1500 anni. Che poi non ho capito come mai c'era questo anacronismo, ma va bè voglio pensare che non ho capito bene io.
La puntata, del resto, non è tanto incentrata sul giocattolo del giorno, quanto sui rapporti dei vari personaggi gli uni con gli altri. Assistiamo quindi a Ward che continua a non essere d'accordo sul coinvolgimento di Skye nella squadra, che non si trova con gli scienziatoni e che non brilla nemmeno con la pilota che a malapena gli rivolge la parola. La squadra è quindi molto disunita, litigiosa e...
...manca poco che si sputano in faccia. Tra l'altro quello è lo 0-8-4. |
Quindi abbiamo dei forzatissimi rimandi al film sugli Avengers, con una squadra disunita e senza direzione che dovrà trovare, e troverà, un nemico comune contro il quale unirsi. Tutta questa manfrina sa un po' di minestra riscaldata e potrebbe sembrare un poco pesante ed invece è sistemata in maniera accorta, spalmata bene nell'episodio e intervallata da sane e belle scene d'azione, ricche di effetti speciali...
..che sono pure belli, dai! |
Tra l'altro in questa puntata apprendiamo dell'esistenza di una base di lancio spaziale di nome "la fionda" e vediamo l'uso di un oggetto di dotazione S.H.I.E.L.D., una sorta di arma ad impulso che Ward usa per liberarsi dei ribelli/passanti peruviani e...
...il cui funzionamento ricorda in qualche modo il martello di Thor, o meglio il bastone del dottor Blake! |
Per finire, si tratta di una puntata un poco meno esplosiva della prima ma sicuramente di livello molto alto. L'impronta di, o meglio dei, Whedon è ben presente e visibile nei rapporti fra i vari personaggi che si evolvono gradualmente senza però prendere troppo spazio. Abbiamo quindi più possibilità che questo telefilm sia quello che abbiamo sempre sperato?
Bè, vedendo lui nel finale... direi che le possibilità sono moolto alte. |
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