George R.R. Martin - Due anni con L'HBO, per fare cosa?

E rieccomi a parlare dell'autore della mia saga preferita, quella che spero di finire entro lo sbarco dell'uomo su Marte. Sto parlando ovviamente di George "mappamondo" Martin, chiamato anche "l'uomo interferenza" per via del suo particolare timbro vocale, che pochi giorni fa ha fatto un altro dei suoi terni al lotto.

Non sono vicine a lui per scelta,
è la forza di gravità che le attrae

L'HBO l'emmittente pornografic produttrice della serie "Games of Throne" ha fatto con lui un nuovo accordo di due anni, in cui dovrà sviluppare e produrre nuove serie. Nuove serie di cosa? Ehhh bella domanda.
C'è da dire che Martin con la televisione aveva già avuto a che fare. Era stato sceneggiatore per la serie "Ai confini della realtà" e produttore de "La Bella e la Bestia".

Cazzo ma lei è Sarah Connor e lui è ...
Ron Perlman con i capelli di MacGyver!

Ma, a parte tutto, non so quanto convenga dare a quell'uomo un'ulteriore incombenza visti i suoi, gravosi, impegni. Perché oltre agli ultimi due colossali libri che devono, necessariamente, essere ultimati prima della fine della serie di "Games of Thrones", deve occuparsi anche della produzione della serie stessa e vista la sua velocità di scrittura come potrà il nostro eroe a buttare giù un'ulteriore serie?

Probabilmente andando a sfogliare i suoi racconti, le sue vecchie opere. Magari buttando lì la possibilità di produrre una serie televisiva o dei film tv su un'altra storia del continente di Westeros, quella di Duncan e Egg.

Una opera Figherrima

Quest'ultima possibilità non mi dispiacerebbe. Ho letto sia i racconti che i fumetti di questa piccola saga in cui una settantina di anni prima degli avvenimenti della Guerra del Trono, il cavaliere errante Duncan detto "l'alto" prende come scudiero "Egg", un ragazzino il cui vero nome è Ageon Targaryen, che diverrà re con il nome di  Ageon V. Questa serie di racconti mostra i sette regni sotto il dominio dei Targaryen. Un impero ancora potente anche se in declino. 

Non sarebbe male quindi vedere queste storie con attori in carne ed ossa e sarebbe un buon compromesso anche per l'autore che non dovrebbe troppo sforzarsi per tirar fuori qualcosa di nuovo e avrebbe più tempo per portare avanti sto benedettissimo libro sui venti dell'inverno!!