lunedì 29 luglio 2013

Wolverine: l'immortale - Fra una dormitina e fiacchi combattimenti c'è anche qualcosa da salvare - Qualche Spoiler


Non so se si capisce dal nome del mio blog ma Wolverine è uno dei miei personaggi preferiti, anzi diciamo pure che dopo gli avvenimenti della saga del Ragno Superiore, Logan è balzato al primo posto, scalzando l'arrampicamuri, soffiandogli il fumo del sigaro in faccia. Che volete che vi dica, Wolverine è sempre Wolverine. 
Non che le sue storie siano il massimo dell'originalità, con il suo cocco qua e cocco là e gli episodi da fondo fumetto sui motociclisti, però là dove l'Uomo Ragno con il suo potere e responsabilità e il "Oh no ho finito il fluido delle ragnatele" ti fa venir voglia di bruciare la collezione, Wolverine riesce a farlo diventare il suo punto di forza e con il Snikt ti riempe il cuore, facendoti gridare "Taglierà, Taglierà" come Hugh Jackman al Comic-con.




Il suo nuovo film è... carino dai! Quando sono entrato al cinema già balenavo l'ipotesi della trama più introspettiva e meno d'azione e alla fine avevo visto giusto. Subito all'inizio ci danno una generica motivazione per un film ambientato in Giappone, ma ecco che poi troviamo un Logan complessato che si aggira nei boschi con l'orso Yoghi, che di notte sogna una Jean/senso di colpa e ha deciso di portare i classici capelli lunghi da "io me ne frego di tutto e di tutti".

Tanto ormai va di moda!

Si vuole seguire una linea classica del personaggio, ovvero quella del sensone di colpa e dell'eremitaggio selvaggio che Wolverine sembra dover scegliere ogni due o tre anni. La storia si svolge dopo gli accadimenti di X-Men: conflitto finale, ma la sua trama ne è completamente slegata, a parte, ovviamente, le ripercussioni psicologiche del personaggio. Il tutto vorrebbe essere un rimando alla miniserie dell'82 di Claremont e Miller ma, nonostante i personaggi e le varie citazioni, il regista di questo film probabilmente non ha ben capito lo stile di quella storia.
Il tutto è fiacco, senza quell'azione, quella violenza, quella poesia di artigliate che caratterizzava la miniserie. Per quasi un'ora Wolverine sembra addormentato, abbandonato in scene che non gli appartengono. Scene in cui si parla, si dorme, si riparla, si piange, si ri-riparla, si hanno flash-backoni sul quel pozzo a Nagasaki e su una rossa sempre in vestaglia e sempre sdraiata su un letto. Gli unici momenti di azione sono...

...Wolverine Vs Albero...
e Logan contro la Yakuza in quel tripudio di inseguimenti goffi e mal assortiti e in quel combattimento sopra il treno che fra artigliate e svolazzi vari è stato il momento più esilarante del film. 
Dopo un'oretta però la situazione migliora, mi stavo quasi addormentando ma vengo svegliato da un suono di spade che cozzano e parte quello che secondo me è il combattimento migliore del film. Assistiamo tutti insieme al ritorno di Wolverine, che riprende quello che gli era stato tolto e combatte contro quello che sarebbe dovuto essere il suo nemico Shingen, nell'unico combattimento che poteva rimandare alla miniserie di Claremont. 
Il combattimento genera nelle menti non abituate alla logica fumettistica delle precise domande. Una mia amica, del tutto neofita di fumetti e mutanti, mi chiede che senso abbia combattere contro qualcuno che rigenera qualunque cosa si faccia.

Bella domanda.
Comunque sia, finita l'opera massima del film arrivano pure i Ninja della Mano, agguerritissimi  e cattivissimi. Uno si frega le mani credendo che stia per iniziare qualcosa di bello, una vera mattanza e invece, l'unico scontro fra Wolverine e questi signori delle ombre finisce in una maniera talmente patetica che l'intera sala parte a ridere. Si arriva così al finale, talmente scontato che potevano anche evitarlo. Assistiamo al temibile scontro fra...

Logan e sto coso che è un misto fra...


...Jeeg Robot d'acciaio...


...Shredder...


...e il distruttore.
Sta parte non è nemmeno fatta male, ma perché farla? Perché mettere un esoscheletro gigante a quel vecchietto con la voce standard da orientale? Percé non si poteva mettere un c%&$@ di mutante per Silver Samurai, invece di quello? Perché Harada è un arciere? Perché Viper è diventata una mutante/ serpente/pelata? E sopratutto perché non si poteva mettere un combattimento serio contro i Ninja?

Queste e tante altre domande mi sono uscite mentre finiva il film. Il suo livello non è tanto più alto rispetto a quello delle origini. Troppo moscio, troppo buchi narrativi e pochi combattimenti, troppo pochi. Comunque sia non è proprio da buttare, alcune cose sono più che accettabili e la scena dei titoli di coda è una delle migliori mai viste. Si può, quindi, andarlo a vedere? Sì, in fondo se ne sono viste mi zozzerie peggiori quest'anno. Ma non è di certo un film epico come era stato pubblicizzato.

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