Vado al cinema e sono assolutamente certo che andrò a vedere il film rivelazione dell'anno. Va bene sì, sono dei robottoni che menano dei mostri giganti.. ma sono dei robottoni che menano dei mostri giganti!!! Siamo arrivati al capolinea, più di così non si può fare. Stop, fermiamoci qui, ringraziamo e ci rivediamo la prossima vita.
Ed eccomi lì in fila per la cassa, ringraziando Iddio che il film non è in 3D, mentre guardo con soddisfatto disprezzo dei figuri che sono venuti a vedere quel film con i maghi/ninja/illusionisti e la super-cazzola finale.
"Non sapete cosa vi perdete" gli dico con evidente, ed arrogante, superiorità. "Non sai per cosa hai buttato i tuoi soldi" mi rispondono loro con una strana e malinconica.
Bello vero? Con quel tipico nome giapponese e con il mitico potere Stealth che lo rende invisibile. Anche agli stessi spettatori che, infatti, non lo vedono per tutto il film. |
Allora, di Pacific Rim non c'è tantissimo da dire. Doveva essere uno di quei film stupidi, senza trama, senza attori, solo con i mostri che se menano con il robot gigante. L'ignoranza al quadrato che doveva divertire tutti quei bambini, ormai forse grandicelli, degli anni '70 e '80 cresciuti a pane e robot giapponesi.
L'inzio/spiegone è stato micidiale, bellissimo, meraviglioso, dandoci una rapida infarinatura del perché dei mostri (i Kaiju), del perché dei robottoni (i Jaeger) e poi passando all'azione. Il mostro di turno si aggira nel mare dell'Alaska e attacca un peschereccio, quando ecco che arriva il nostro eroe a salvarlo. Partono botte micidiali, un combattimento epico e poi la solita tiritera che il mostro è più potente del previsto, il robot viene semidistrutto, il gemello co-pilota ucciso e il nostro eroe protagonista c'è la fa miracolosamente da solo portando...
...infine il Jaeger in spiaggia. |
Dopo questo intro, incomincia il vero e proprio film. Uno si dice "Cavoli, se questo era solo l'inizio come sarà il resto?".
E le aspettative addirittura aumentano. Ci freghiamo le mani e ci mettiamo più comodi. Ma ecco che veniamo lentamente demoliti da un'ora e passa di tramucole, litigietti, personaggini e compagnia cantante. I sorrisi piano piano scemano, l'adrenalina va a farsi una dormita e gli occhi si fanno pesanti.
Il film cerca di dare un senso a sé stesso, prova a dire "non sono ignorante e stupido come credavate". Lo vediamo, quindi, partire con il filone narrativo del tormento del protagonista che incontra quello del tormento della tizia asiatica, che si scontra con quello dei problemi padre e figlio degli australiani e che infine si uniscono tutti insieme a far girare palle al maresciallo "tizio di colore che poi alla fine muore" interpretato dal grande Idris Elba.
Non contenti, per mitigare il pathos drammatico dell'opera ci mettono pure la coppia "comica" dei due improbabili scienziati. Il biologo che vuole unire la sua mente alla vescica dei mostri e l'altro, il matematico, che ha creato un algoritmo difficilissimo per capire che i mostri arrivano sempre più spesso, anche se non durante quell'ora di film. Questi due malviventi della comicità ci provano, tentano ma al più fanno sorridere. L'unico momento davvero esilarante è quando il biologo comunica al maresciallo che non è la prima volta che la Terra viene invasa dai mostri, era già successo con l'invio, milioni di anni fa, dei dinosauri. In quel momento giuro che sono partiti degli applausi.
Ma ecco che a salvare la situazione... |
...parte un altro filone, quello del contrabbando. Il nostro biologo in cerca di un cervello fresco di Kaiju va ad incontrare un improbabile Ron Perlman, vestito nella maniera più strana ed appariscente possibile. E perdendo tempo un po' qua e un po' là, con una trama messa su dal dietologo di Guillermo del Toro e dei dialoghi con le migliori frasi fatte di sempre, ecco che alla fine, preannunciato da vari tentativi, parte anche lo sbadiglione megafonato, il mio. Che fa comunque più ridere in sala della coppia comica.
Ed ecco che, quando si è persa ormai ogni speranza,... |
... il regista si ricorda che il film parla di robottoni e ripartono i combattimenti. La gente comincia a svegliarsi, proprio in tempo di vedere un attacco doppio dei Kaiju che abbattono sia il Jaeger dei sovietici...
...chiamato imprudentemente CHERNO - alpha... |
... pilotata dalla moglie di Ivan Drago e dall'ossigenato compagno... |
...e del povero Crimson Typhoon.... |
Il finale che a me è parso preso paro paro da Indipendence Day, con tanto di discorsone di incoraggiamento del capo, alieni che stanno a guardare senza far nulla e via dicendo, risolve la situazione e ci mostra un altro pestaggio. Risolta la situazione grazie ad un portale a codice a barre (non sto scherzando) ed ad una sana bomba atomica, il film finisce e gli spettatori possono alzarsi per uscire. Mentre ci dirigiamo all'uscita vedo nel volto dei presenti un'espressione strana e malinconica. Alla fine non posso che chiedermi se questo film mi è piaciuto o meno. "Boh" è la mia risposta.
Forse me lo aspettavo diverso, forse avrebbe dovuto essere diverso, forse hanno voluto inserirci troppa roba. Sarebbe bastato un film che durasse mezz'ora in meno ma meglio strutturato, cioè lasciando perdere le trame sentimentali e puntando alla violenza pura e semplice. Ma "I Mercenari" non vi ha insegnato nulla? Non stiamo parlando di qualcosa come "Man of Steel", che mostra il tormento di uomo che non sa scegliere, stiamo parlando di mostri che vogliono distruggere il mondo... che c'è da pensare?? Le scene di combattimento sono state epiche e molto ben rappresentate, c'hai messo impegno, sei stato bravo e allora vai e picchia dannazione, della trama e del resto non gliene frega niente a nessuno.
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