giovedì 6 febbraio 2014

Agents Of S.H.I.E.L.D. - Storia di una Rotaia Italiana.

Madonna Santo Iddio che puntata. Dopo dodici episodi difficilmente il livello di questa serie avrebbe potuto ulteriormente calare, ed invece tac... eccoci il paccone imperiale di questa stagione. Un episodio dove gli sceneggiatori sono riusciti a sbagliare tutto quello che era possibile sbagliare, dove le riprese sono state date in mano ad regista di telenovelas sudamericane e dove la location è tutta italiana...

...ma taroccata!


Perché di italiano in tutta la faccenda non c'è assolutamente nulla. Dal macchiettismo del controllore (Ludwing Manukian) con la sua parlata incespicante di attore americano di origine armena, ai curiosi vagoni della ditta Rotaia Italia, alla motrice tipicamente americana che corre sulla "famosa" tratta Verona - Zagabria fra le dolci colline di Los Angeles, è tutto talmente finto e comico da rallegrare il cuore. 

Senza dimenticare poi.. scusi 'tenzioni signori e signore...
Le tre cime di Laveredo!

Ma non soffermiamoci solamente su questioni da italiani provincialotti, questa puntata è brutta per tante altre ragioni oltre a questa. Come ad esempio la suddivisione della trama nei vari punti di vista dei personaggi, che avrebbe anche senso ma in un intreccio così blando fa perdere solo del tempo e non ha nessun significato. Ci sono troppe parti pressoché inutili, vedi la scena in cui la Melinda viene imprigionata dall'italiano (guardacaso) doppiogiochista e minacciata con un taglia castagne. L'intera puntata, a causa di tutto ciò, perde la sua coesione e diventa una serie di scene che mantegono una logica solo a fatica. Quello che ne risulta è che il vero punto di forza di questo episodio sta solo nella presenza di Stan Lee, uscito dal sepolcro e sorretto da delle badanti...

che per la prima volta esordisce con ben tre frasi,

 ...e dalle novità sul filone narrativo del Chiaroveggente. Abbiamo infatti il ritorno, per altro annunciato, di Mike Peterson ormai rovinato dall'esplosione, soggiogato dai cattivi e trasformato in qualcosa di più di un semplice agente. Nel suo corpo tanti sono gli innesti bionici fra cui una gamba della Cybertek, succursale nei fumetti della Roxxon Corporation, che mostra un indicativo...

...piuttosto evocativo!

L'arrivo di questo Deathlock ha peraltro un'importante ripercussione all'interno della squadra. La nostra ex bambina 0-8-4, Skye si è beccata tristemente due piombate in pancia che l'hanno mandata in fin di vita. Il colpevole, Ian Quinn, è stato acciuffato ma questo non evita che, fra scambi di inquadrature alla "Occhi del cuore", si arrivi al finale triste e soffertone dove tutti piangono e si accusano a vicenda.
Insomma, ancora una volta gli artisti di questo telefilm ci regalano una puntata sul limite dell'orrido che poteva aspirare a qualcosa di più. Perché le idee buttate nel calderone sono anche tante ma sono gestite in maniera traballate con scelte di trama e di regia decisamente discutibili. Bisogna però dare a Cesare quello che è di Cesare e dire che non tutto è da buttare. La trama sul Chiaroveggente, ad esempio, è carina, qualche nemico decente sta uscendo e nel ricostruire le varie località del mondo sono veramente dissacranti. Comunque sia, possiamo solo sperare che si abbia un progressivo miglioramento e che si riesca, fra camei e strizzatine d'occhio, a portare sul piccolo schermo qualcosa di più corposo.

6 commenti:

  1. Trecimidilavredooo fantastico episodio c era un po' di Truffaut

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  2. Non ho mai riso così tanto!

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  3. E del fatto che May cammina sul treno (cosa già fisicamente impossibile) e che prima c'è la linea elettrica e poi, quando May cammina, la linea sparisce... Altrimenti sarebbe bella e arrostita!

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    1. Hanno perso i pezzi per strada per rendere la situazione più italiana

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