giovedì 29 agosto 2013

Scarlet Spider #20 - La fine della riunione, ma la prossima volta saranno di più

Nello scorso articolo abbiamo visto come una tranquilla visita fra due fratelli si sia trasformata in una riunione del cast della saga del clone, con annessa Gwen Stacy dal cerchietto nero e fucilone assortito.
L'unico a sentirsi fuori posto è proprio il nostro Otto, che non conoscendo nessuno sta vicino al suo clone/fratello Kaine e si lamenta tutto il tempo "...Non c'è amicizia, non c'è simpatia, non c'è l'ampio parcheggio all'ingresso...".
Fatto sta che dopo aver scatenato l'inferno in terra nelle strade di Manhattan, aver quasi sconfitto le ingenti forze avversarie i due uomini ragneschi perdono contro una ragazzina dai capelli biondi. Proprio vero che le donne... 



Nella seconda parte della storia la prospettiva cambia. Il protagonista diviene infatti Kaine che ha dei vari ricordi della sua nascita, o comunque di quando è stato creato e della Gwen Stacy che ora fa da assistente allo sciagurato Sciacallo. Lo squilibrato scienziato come al solito è interessato al DNA di Peter Parker. Stavolta ha in mente di creare dei cloni con i poteri mutanti per motivazioni random, conquista del mondo, distruzione totale, un reality e via dicendo. Ovviamente Otto non ha nessunissima intenzione di diventare una cavia da laboratorio e lo dice apertamente...

...Il DNA È MIO!
è come un bambino stupido.
Da parte sua il verdeo criminale sembra divertito dal comportamento del superiore idiota, che lo chiama patetico, gli dà dell'incapace e gli intima di non provare a toccarlo. "Non sono un cattivo di Bond. Ho già preso quello che mi serve." gli rivela lo sciacallo con aria angelica, ammettendo di avere qualcosa di grosso in ballo.
Anche lui però fa un grosso errore di valutazione perché sebbene conosca alla perfezione le capacità dell'Uomo Ragno originario, probabilmente non sa delle modifiche acquisite da Kaine dopo Spider Island tra cui le lame celate, la ragnatela organica e una maggiore forza, forse addirittura raddoppiata, grazie alla quale...

...riesce a liberarsi dalle catene.
Comincia così un altro combattimento contro il gruppo di ragnoidi e lo sciacallo club. Kaine usa i raggi ottici di un Ragno Ciclope per liberare Otto e farsi dare una mano. Inutile dire che però tutto il lavoro sporco lo fa lui di prima persona. Si sbatte, se fa menà un po' da tutti mentre il suo fratellino affronta Miles Warren, Gwen Stacy e...

...sta lì a pensare.
Ahh fosse mio fratello quanti schiaffi.
Comunque sia finalmente quando Otto agisce lo fa per fare dei danni, distruggendo completamente il laboratorio dello sciacallo, i ragnoidi e pure Gwen Stacy che cade bruciata viva. L'unico a salvarsi è Kaine che affronta il ragno superiore su di un tetto e sembra essere molto, ma molto, deluso dal suo progenitore genetico...

a cui tira un cazzottone in faccia
più che giusto.
In questo numero abbiamo anche due epiloghi. Nel primo Kaine torna nella fase cado a pezzi con il ritorno a sorpresa della degenerazione cellulare, causata da una puntura di zanzara. Nel secondo epilogo invece scopriamo che lo Sciacallo club si è salvato, e torna al suo laboratorio distrutto per recuperare il DNA di Kaine con il quale ha idea di...

...di ricreare Ragnicidio!
E con lui siamo davvero al completo.
Un bel numero questo Scarlet Spider #20. Sicuramente il suo punto di forza sta nei disegni statuari di In-Hyuk-Lee, ma anche la storia non è male e conclude degnamente questo crossover fra i due supereroi ragneschi.
Da parte mia non ha potuto che farmi piacere rivedere alcuni dei protagonisti di una saga fumettistica che ha accompagnato la mia infanzia. Molto probabilmente in breve avremo qualche altra storia ad essa dedicata e speriamo che il livello, un poco più alto di infimo, si mantenga. Alla prossima.

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