Trovare il giorno giusto in cui andare al cinema non è facile. Bisogna essere pazienti, evitare assolutamente il sabato e la domenica e cercare di andare al secondo spettacolo. Uscirete alle prime luci dell'alba, ma vi sarete goduti il film in santa pace.
Sulla carta questo sistema funziona ma, purtroppo, non è perfetto. Bisogna ricordarsi che, con la fine della scuola, i cinema vengono invasi da sciami urlanti e cliccanti di ragazzini e tutti i vostri sforzi saranno stati vani.
In questa situazione, ieri, sono andato al cinema a vedere Star Trek : Into Darkness...
e, alla fine, qual è il mio giudizio? |
Esattamente quello che, in parte, avevo già espresso qui. Mi è piaciuto, nonostante alcune piccole e insignificanti riserve.
Il film è ben strutturato, ha una buona trama e un buon antagonista, anzi più di uno, e questi sono i suoi punti di forza principali. Il problema è che, in effetti, buona parte di questa trama ricorda...
...questo film. Sopratutto perchè il cattivo è lo stesso. |
Fare dei paragoni su i due film però è impensabile. Si tratta di due prodotti di due cinema essenzialmente diversi. Da un certo punto di vista, effettivamente, una somiglianza esiste ed è innegabile, ma dall'altra stiamo sempre parlando di un remake o comunque di un riavvio della trama.
Riavviare una saga che ha già dato tutto quello che doveva dare, in qualsiasi salsa e contenuto, non è facile come sembra. Bisogna considerare moltissime cose. Primi fra tutti i fan della serie classica, o comunque i Trekker in generale, che come tutti i fan di qualunque saga sono estremamente protettivi con il vecchio e sono estremamente diffidenti con il nuovo. Un povero regista quindi deve, suo malgrado, strizzare l'occhio in continuazione, sistemando all'interno della pellicola citazioni, personaggi, situazioni che possono ricordare in qualche modo i film, telefilm, libri del tempo che furono.
Se però si esagera, e questo è il caso, ecco che tutti cominciano a puntare il dito:
"Sei un copione!" Gli dicono |
"ehhh ma si capiva subito che era lui, non potevano mettere qualcuno di diverso" Si lamentano |
Quando poi Khan è uno dei pochi cattivi di Star Trek di cui tutti si ricordano, ed è un grande cattivo, una nemesi con i fiocchi. Se avessero scelto un perfetto sconosciuto, tipo Nero, quanti si sarebbero lamentati e quanti sarebbero rimasti delusi? Senza contare che, tutta questa prevedibilità, io non l'ho vista. Probabilmente avendo già visto il film in Ostrogoto, mi sono perso buona parte dei dialoghi rivelatori e quindi quando è stata rivelata la vera identità di John Harrison ne sono rimasto piacevolmente colpito. Non me lo aspettavo.
La situazione è diversa se parliamo dell'altro cattivo....
Quello già dall'inizio si capiva che non era uno stinco di santo. Con quella sua faccia arcigna, fintamente comprensiva e pacata. Un personaggio un po' buttato lì, della serie "Ma sì, buttiamoci dentro il padre della scienziata che fa simpatia", senza nemmeno inserirlo nel primo film... Un GRAVISSIMO ERRORE che mai mi sarei aspettato dal principe delle trame intricate J.J.
Che dire poi della figlia di tale personaggio, una scienziata messa per due motivazioni di importanza primaria:
1) Farsi spaccare una gamba da Khan... così per far ridere i bambini!
2) Entrare senza alcuna motivazione con Kirk in una navetta e...
Un altra cosa che poteva dare da pensare è l'eccessiva emotività dei personaggi. In particolare Spock che si incazza come una biglia e insegue Khan per mezza Europa, o la menata del salvataggio iniziale, o ancora la morte di Pike. Queste scene sono state recitate con un pathos quasi troppo esagerato che però, forse, le hanno rese molto più significative. Il merito va, ancora una volta, ad un cast di attori non troppo famosi che hanno ridato vita a personaggi oltremodo datati. In particolare mi è piaciuto proprio il personaggio di Khan, interpretato da Benedict Cumberbatch, che ho avuto modo di apprezzare nella miniserie Sherlock e che ci ha dato un antagonista molto ben caratterizzato e con una forte carica emotiva.
Concludendo quello che proprio non ho digerito è il ritorno di Leonard Nimoy nel ruolo di Spock decrepito, quella scena non aveva alcun senso, non ha portato da nessuna parte ed è servita solo a far scadere il film. Sarebbero proprio da evitare questo genere di puttanate.
La situazione è diversa se parliamo dell'altro cattivo....
....l'ammiraglio robocop |
Quello già dall'inizio si capiva che non era uno stinco di santo. Con quella sua faccia arcigna, fintamente comprensiva e pacata. Un personaggio un po' buttato lì, della serie "Ma sì, buttiamoci dentro il padre della scienziata che fa simpatia", senza nemmeno inserirlo nel primo film... Un GRAVISSIMO ERRORE che mai mi sarei aspettato dal principe delle trame intricate J.J.
Che dire poi della figlia di tale personaggio, una scienziata messa per due motivazioni di importanza primaria:
1) Farsi spaccare una gamba da Khan... così per far ridere i bambini!
2) Entrare senza alcuna motivazione con Kirk in una navetta e...
...e mostrarci la sua merce. Ma perchè? |
Un altra cosa che poteva dare da pensare è l'eccessiva emotività dei personaggi. In particolare Spock che si incazza come una biglia e insegue Khan per mezza Europa, o la menata del salvataggio iniziale, o ancora la morte di Pike. Queste scene sono state recitate con un pathos quasi troppo esagerato che però, forse, le hanno rese molto più significative. Il merito va, ancora una volta, ad un cast di attori non troppo famosi che hanno ridato vita a personaggi oltremodo datati. In particolare mi è piaciuto proprio il personaggio di Khan, interpretato da Benedict Cumberbatch, che ho avuto modo di apprezzare nella miniserie Sherlock e che ci ha dato un antagonista molto ben caratterizzato e con una forte carica emotiva.
Concludendo quello che proprio non ho digerito è il ritorno di Leonard Nimoy nel ruolo di Spock decrepito, quella scena non aveva alcun senso, non ha portato da nessuna parte ed è servita solo a far scadere il film. Sarebbero proprio da evitare questo genere di puttanate.
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