Una delle novità principali dell'ormai defunta terza stagione è l'introduzione, in maniera più evidente, di alcune canzoni create da Martin per i libri. Non si tratta di una cosa da poco, se consideriamo quanto una sola canzone abbia dato spessore alla scena principale della terza stagione: Le nozze rosse.
In mondo non ancora tecnologico, i bardi sono il primo mezzo di comunicazione di massa e, con le loro creazioni, raccontano la storia di un intero regno. Musica che non è solo sottofondo o colonna sonora, quindi, ma che vuole anche insegnare.
The Rain Of Castamere
Questa ormai la conosco anche i sassi, la storia della vittoria di Tywin Lannister sulla casata Reyne di Castamere. Questa canzone era già stata inserita nelle scorse stagione, una volta fischiettata da Tyrion nell'episodio uno della seconda stagione e cantata da Bronn e i suoi magici amici poco prima della battaglia delle acque nere. In questa stagione la si può sentire cantare da Thoros di Mir durante la seconda puntata,
The Bear and the Maiden Fair
- "A bear there was,"
- "A bear, A BEAR!
- "All black and brown,"
- "And covered with hair!
- "Oh come they said,"
- "Oh come to the fair!"
- "The fair? said he,
- "But I'm a bear!"
- "All black and brown,"
- "And covered in hair!"
- "And down the road,"
- "From here to there,"
- "From here!To there!"
- "Three boys, a goat,"
- "And a dancing bear!"
- "They danced and spun,"
- "All the way to the fair!"
- "Oh! sweet she was,"
- "And pure and fair,"
- "The maid with honey,"
- "In her hair! Her hair,"
- "The maid with honey,"
- "in her hair!"
- The bear smelled the scent,
- "On the summer air!"
- "The Bear! The Bear!"
- "All black and brown,"
- "And covered with hair!"
- "He smelled the scent,"
- "On the summer air,"
- "He sniffed and roared,"
- "And smelled it there!"
- "Honey on the summer air!"
- "Oh I'm a maid,"
- "And I'm pure and fair,"
- "I'll never dance,"
- "With a hairy bear,"
- "A bear! A bear!"
- "I'll never dance,"
- "With a hairy bear!"
- "The bear,the bear!"
- "Lifted her high,"
- into the air!"
- The bear, the bear!"
- "I called for a knight!"
- "But you're a bear!"
- "A bear! A bear,"
- "All black and brown,"
- "And cover in hair!"
- "She kicked and wailed,"
- "The maid so fair,"
- "But he licked the honey,"
- "From her hair!"
- "Her hair! Her hair!"
- "He licked the honey,"
- "From her hair!"
- "Then she sighed and squealed,"
- "And kicked the air,"
- "She sang: My bear so fair,"
- "And off they went,"
- "The bear! The bear!"
- "And the maiden fair!"
Questa seconda canzone, scritta sempre da Martin, narra di una fanciulla che vuole danzare con un bel cavaliere, il caso vuole che debba invece danzare con un orso. Dopo un'iniziale e ovvia protesta, la ragazza però comincia a danzare con lui prendendoci gusto.
Si tratta di una canzone da soldataglia, cantata infatti da Locke e i suoi uomini ma che ha comunque un profondo significato allegorico collegato alla trama del saga. L'orso animale enorme, e all'apparenza pericoloso, è in realtà un ottimo ballerino e fa divertire la ragazza. All'interno della storia ci sono tanti casi simili ma tanto per citarne un paio:
- Sansa che viene salvata ad Approdo del re da un uomo spietato e brutale, Il Mastino.
- Il rapporto stesso fra Brienne e Jaime...
...chiamatela amicizia, chiamatelo affetto... insomma chiamatelo come volete ma c'è un legame fra i due, di certo non voluto ma che esiste. In questo caso l'orso non può che essere Brienne, grossa, sgraziata e non bella ma che è riuscita a fare quello che l'algida Cersei non poteva, ovvero far aprire il cuore tormentato di Jaime. Se poi vogliamo fare un ulteriore passo in avanti, possiamo dire che lo stesso Jaime rientra in questa allegoria, visto che proprio lui "Lo sterminatore di re", la bestia più grama di tutte, si butta nel recinto dell'orso per salvare Brienne, la babbuina... la fanciulla. L'apparenza a volte... il più delle volte inganna.
Nel telefilm viene cantata:
- la prima durante la terza puntata da Locke e i suoi amici;
- nel finale della terza puntata dai The Hold Steady nei titoli di coda;
- nella settima puntata quando Brienne è nel recinto con l'orso;
- suonata durante le nozze rosse.
Queste sono le due inserite in questa stagione ma ve ne sono delle altre, scritte sempre dallo stesso Martin e inserite nei libri per essere cantate da vari personaggi o anche solo accennate.
The Song Of The Seven
Austero
e forte è il volto del Padre,
lui siede e il giusto dall'ingiusto giudica.
Le nostre vite, le brevi e le lunghe, lui osserva
E tutti i bambini lui ama.
Il dono della vita concede la Madre,
e ogni vita lei protegge.
Il suo sorriso gentile a ogni dolore pone fine,
e tutti i bambini lei ama.
Di fronte all'avversario si erge il Guerriero,
e dovunque noi andiamo lui ci sorveglia.
Con la spada e lo scudo, con la lancia e con l'arco,
e tutti i bambini lui protegge.
Antica e saggia è la Vecchia,
e il dipanarsi del nostro fato lei guarda.
La sua lampada di oro vivido lei innalza
E tutti i bambini lei guida
Giorno e notte lavora il Fabbro,
per più giusto rendere il mondo degli uomini.
Con martello e aratro e chiaro fuoco,
e per tutti i bambini lui costruisce.
Danza attraverso il cielo la Vergine,
nel sussurro di ogni amante lei vive.
Volare agli uccelli insegna il suo sorriso,
e a tutti i bambini i sogni lei concede.
I Sette Dei che tutti noi hanno creato,
ascoltano se noi le invochiamo.
Così gli occhi chiudete,e mai voi cadrete,
ché tutti voi loro vedono, bambini.
Orsù gli occhi chiudete, e mai voi cadrete,
ché tutti voi loro vedono, oh bambini.
lui siede e il giusto dall'ingiusto giudica.
Le nostre vite, le brevi e le lunghe, lui osserva
E tutti i bambini lui ama.
Il dono della vita concede la Madre,
e ogni vita lei protegge.
Il suo sorriso gentile a ogni dolore pone fine,
e tutti i bambini lei ama.
Di fronte all'avversario si erge il Guerriero,
e dovunque noi andiamo lui ci sorveglia.
Con la spada e lo scudo, con la lancia e con l'arco,
e tutti i bambini lui protegge.
Antica e saggia è la Vecchia,
e il dipanarsi del nostro fato lei guarda.
La sua lampada di oro vivido lei innalza
E tutti i bambini lei guida
Giorno e notte lavora il Fabbro,
per più giusto rendere il mondo degli uomini.
Con martello e aratro e chiaro fuoco,
e per tutti i bambini lui costruisce.
Danza attraverso il cielo la Vergine,
nel sussurro di ogni amante lei vive.
Volare agli uccelli insegna il suo sorriso,
e a tutti i bambini i sogni lei concede.
I Sette Dei che tutti noi hanno creato,
ascoltano se noi le invochiamo.
Così gli occhi chiudete,e mai voi cadrete,
ché tutti voi loro vedono, bambini.
Orsù gli occhi chiudete, e mai voi cadrete,
ché tutti voi loro vedono, oh bambini.
Si tratta di un canto del culto dei sette, una sorta di preghiera che si canta principalmente ai bambini come ninna nanna. Nel libro viene cantata da Samwell per il bimbo di Gilly se ben ricordo.
The Last of the Giants
Ooooooh, i am the last of the giants,
my people are gone from the earth.
The last of the great mountain giants,
who ruled all the world at my birth.
Oh the smallfolk have stolen my forests,
they're stolen my rivers and hills.
And the've built a great wall through my valleys,
and fished all the fish from my rills.
In stone halls they burn their great fires,
in stone halls the forge sharp spears
Whilst i walk alone in te mountains,
with no true companion but tears.
They hunt me wit dogs in the daylight,
thei hunt me with torches by night.
For these men are small cane stand tall,,
whilst giants still walk in the light.
Ooooooh, i am the last of the giants,
so learn well the words of my song.
For when I am gone the singing will fade,
and the silence shall last song and long.
For hand of gold are always cold
He rode through the streets of the city,
down from his hill of high,
O'er the wynds and the steps and cobbles,
he rode to a woman's sigh.
For she was his secret treasure,
she was his shame and his bliss.
And a Chain and a keep are nothing
compared to a woman's kiss.
For hands of gold are always cold,
but a woman's hands are warm.
Ooooooh, i am the last of the giants,
my people are gone from the earth.
The last of the great mountain giants,
who ruled all the world at my birth.
Oh the smallfolk have stolen my forests,
they're stolen my rivers and hills.
And the've built a great wall through my valleys,
and fished all the fish from my rills.
In stone halls they burn their great fires,
in stone halls the forge sharp spears
Whilst i walk alone in te mountains,
with no true companion but tears.
They hunt me wit dogs in the daylight,
thei hunt me with torches by night.
For these men are small cane stand tall,,
whilst giants still walk in the light.
Ooooooh, i am the last of the giants,
so learn well the words of my song.
For when I am gone the singing will fade,
and the silence shall last song and long.
Si tratta di una canzone dei bruti, un lamento sulla progressiva estinzione di un popolo un tempo forte e numeroso, quello dei giganti. Mi pare che fosse una della canzoni suonate da Mance Riders... perchè Mance è un bardo nel libro!
The Dornishman's Wife
The Dornishman's wife was fire as the sun,
and her kisses were warmer then spring.
But the Dornishman's blade was made of black steel,
and its kiss was terrible thing.
The Dornishman's wife would sing as she bathed,
in voice that was sweet as a peach,
But the Dornishman's blade had song of its own,
and a bite sharp and cold as a leech.
As he lay on grouns with the darkness around,
and the taste of his blood on his tongue,
His brothers knelt by him and prayed him a prayer,
and he smiled and he laughed and he sung,
"Brothers, oh brothers, my days here are done,
the Dornishman's taken my life,
But what does it matter, for all men must die,
and I've tasted the Dornishman's Wife!"
Un'altra canzonaccia da taverna, che narra le imprese di un uomo che a piacere di stare con la moglie di un Dorniano. Il Dorniano lo attacca con il suo coltello e lo ferisce a morte, ma l'uomo non pare prendersela più di tanto e gli pare il giusto prezzo da pagare.
Anche questa è un altra di quella cantate e suonate da Mance Riders.
He rode through the streets of the city,
down from his hill of high,
O'er the wynds and the steps and cobbles,
he rode to a woman's sigh.
For she was his secret treasure,
she was his shame and his bliss.
And a Chain and a keep are nothing
compared to a woman's kiss.
For hands of gold are always cold,
but a woman's hands are warm.
Un ultima canzone da taverna, cantata dal grande Tyrion in un capitolo della prossima stagione. Una canzone quasi romantica, anche se credo che per Tyrion fosse tipo "Carlo Martello" di De Andrè e che intendesse le puttane.
Con questa abbiamo finito; bisogna ammettere che sono canzoni molto differenti, ad esempio, da quelle de "Il Signore degli Anelli". Ma, proprio per questo, sono molto adatte all'ambientazione decisamente più realistica e meno eroica delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco". Speriamo, il prossimo anno, di sentire anche le altre nei vari episodi. Se cercate le loro traduzioni, le potete trovare qui.
Nessun commento:
Posta un commento