martedì 10 giugno 2014

The Game Of Thrones 4x07 - I tre campioni di Tyrion e la montagna... quella vera!

Domanda della puntata: "Qual era il giocattolo della montagna con cui il mastino stava giocando, prima di venire ustionato?

Mentre le puntata otto e nove fanno scalpore, fanno piangere e rendono ancor più evidente che Martino è un gran figlio di buona donna, io sono ancora bloccato alla puntata sette. Quest'episodio non è spettacolare come i successivi ma segna un vero e proprio punto di svolta. Nonostante, infatti, tutta la stagione sia cristallizzata sulle ripercussioni della morte di Re Joffrey, molti nodi stanno venendo al pettine. Forse anche un po' troppi misteri sono stati rivelati e sta cosa sinceramente non mi va giù. Ma vi pare giusto che un povero diavolo che legge i libri di Martin da un decennio venga a scoprire più retroscena della sua saga preferita in un telefilm?

Non è questione di giustizia,
è questione di mero Danaro.



Lamentele a parte si torna ad Approdo del Re, nella cella in cui  Tyrion Lannister è stato ri-sbattuto dopo che ha insultato mezza città e minacciato l'altra mezza. Con lui c'è il fratello, fuori dalla grazia dei sette dei. La scorsa puntata lo "Sterminatore di re" aveva fatto un accordo con il padre, aveva barattato la salvezza del fratello in cambio della sue dimissioni da capitano della Guardia Reale. In questo modo, Tywin avrebbe riavuto il suo erede, avrebbe fatto la figura del magnanimo e si sarebbe liberato del figlio indesiderato in un sol colpo.  Purtroppo, però, né lui né Jaime avevano considerato "La baldracca". Non avevano pensato che quel calcolatore di Tyrion, invece di chiedere la grazia, avrebbe chiesto il giudizio divino, quello quindi a singolar tenzone. Ma anche Tyrion ha fatto i conti senza considerare l'oste. Dentro di sé aveva pensato che suo fratello l'avrebbe aiutato, che sarebbe stato il suo campione, ma non aveva considerato il fatto che Jamie non è più in grado di affrontare nessuno. Il suo allenamento con Bronn ha reso evidente che non potrebbe affrontare uno stalliere, figuriamoci una montagna come Ser Gregor.  Un momento, perché si parla della Montagna? Perché quello è il nome del campione scelto dalla regina, che vuole andare sul sicuro. Così nella puntata viene mostrato l'attore che ha rinnovato il volto di questo personaggio, Hafþór “Thor” Björnsson.





Entrambe le notizie, come dicevo, sono un duro colpo per Tyrion ma la sua mirabile testona ha già trovato una soluzione alternativa. Manda a chiamare Bronn, chiede al fratello, vedrai che lui mi salverà. Il mercenario arriva ma con la dovuta calma. Si presenta giorni dopo con un vestito nuovo, una bella blusa azzurrina, guanti di daino che gli stanno bene come ad un carcerato. Si sente già puzza di pacco ma il folletto fa comunque la sua richiesta e nota che il suo possibile campione tentenna. In fondo la sorella del condannato gli ha promesso un bel titolo e una calda moglie, che cosa può offrire un nano di più? La gratitudine! Allora, caro mio, mi stai anche molto simpatico e spero che tu ti salva ma con il piffero che mi vado a fare ammazzare.
Tradito anche dal suo migliore amico, ed è tutto dire, il piccolo Lannister deve, suo malgrado, prepararsi ad affrontare il gigantesco Cavaliere. In fondo quanto potrà mai essere alto e grande una montagna che cavalca?

Tipo dieci Tyrion, dieci Tyrion e mezzo.


Nello sconforto più completo Er nano deve trovare una soluzione alternativa, ma chi si sacrificherebbe per aiutarlo? Chi vorrebbe andare contro un uomo potente come Tywin Lannister? Ma, ovviamente, Oberyn Martell che si presenta nella cella di Tyrion, a tarda notte, con una storia da raccontare. Prima di continuare bisogna specificare un paio di cose. Nel libro in realtà, a parte la scena di Bronn, la situazione è ben diversa. Per prima cosa tutti i dialoghi di Tyrion e Jaime  non ci sono, perché quest'ultimo è ancora in viaggio per tornare ad approdo del re. Quindi niente patto fra padre figlio e Tyrion, seppur considerandolo, non aveva potuto chiedere a Jaime di aiutarlo. Nel caso di Oberyn, invece, c'è solo una piccola differenza, ovvero lo spostamento di un racconto dal primo incontro fra lui e il folletto a quello di questa puntata. Non si tratta di una grande differenza che, in fondo, serve a dare più pathos al dialogo di questa puntata.
La storia narra di una visita a Castel Granito in cui, il principe di Dorne aveva assistito ad un atto disumano. Lui e sua sorella, Elia erano stati a portati a vedere il figlio deforme di Tywin Lannister, scoprendo che poi non era così deforme, e lì, Cersei, aveva torturato il fratellino neonato facendolo strillare. Quell'atto, nato dalla mancanza della madre, morta durante il parto di Tyrion, spiega tutta l'animosità che la sorella ha nei suoi confronti. Se ricordate, tra l'altro, lo stesso rancore pervadeva il padre che nella scorsa stagione gli aveva rinfacciato il fatto che mai e poi mai l'avrebbe reso erede di Castel Granito.
Tyrion quindi si lascia andare ad un po' di commozione, in fondo è bello sapere che tutta la famiglia ti odia. Nonostante tutto, però, anche in quel momento di buio arriva un po' di luce. Il principe Oberyn, infatti, è pervaso da un senso di impotenza, vorrebbe vendicare sua sorella Elia ma non può per via della pace e della diplomazia. Questo scontro fra campioni potrebbe essere la sua occasione di vendetta, potrebbe in un colpo solo uccidere l'assassino della sorella e dare una bastonata morale all'altezzoso Tywin. Per questo e per molti altri motivi, Oberyn Martell sarà il campione di Tyrion ed uno spiraglio di speranza si apre per il piccolo Lannister.

Sì, magari.


Come ho già detto in questa stagione ci si stia focalizzando su Approdo del Re, dando meno importanza agli altri luoghi dei Sette regni. In effetti  dopo qualche situazione iniziale, il resto del cast si è arenato in posizioni sedentarie che non ci regalano nulla di particolare. In realtà non sono poi così male, anzi, talvolta escono anche delle belle situazioni come quelle del viaggio della strana coppia, Arya e Mastino, sempre piena di rivelazioni e di ammazzamenti, come le notti calde di Mereen, in cui la nostra Daenerys comincia a guardarsi intorno e vede Daario semi-nudo, come la donna rossa  che sfoggia le sue doti nascoste (e noi ringraziamo) e Jon Snow che, come al solito, viene deriso da chiunque alla barriera anche da quel pirlone di Janos Slynt che per qualche ragione è entrato nel consiglio dei guardiani della notte.

Mi sta di un'antipatia!

L'unico filone narrativo in grado di rivaleggiare con la capitale è quello che riguarda Nido dell'Aquila. Nella scorsa puntata Dito Corto è convolato a nozze con Pina Arryn, divenendo così signore delle montagne e marito di una donna talmente gelosa da vedere in una rivale anche in Sansa. Fatto sta che in questo episodio il felice matrimonio si incrina a causa di una sciocchezza. La giovane e bellissima Stark si mette a giocare con la neve e crea un piccolo castello di Grande Inverno, che è una meraviglia da vedere e che diventa la meta dei piedi del piccolo ed insopportabile Robert Arryn. Sansa seccata lo mena come in terra ed ecco arrivare Petyr che calma la ragazza e le dà un bacio non accorgendosi, o forse si, che la moglie è lì guardarli. La povera Pina Arryn dà di matto, urla strepita e vorrebbe buttare la nipote giù dalla Porta della Luna ma, ancora una volta, è Dito Corto a calmarla. Non ti preoccupare, le dice, a me di Sansa non me ne frega un tubo, sei mia moglie e solo tu mi interessi. Specialmente mi interessa capire se...

..se riuscirai a volare.

Che bella scena. Vedere quella strega volare giù da quel buco è stato un vero e proprio piacere. Nonostante che, in realtà, nel libro la situazione comprendeva l'utilizzo di un bardo come capro espiatorio, il senso è rimasto e ha dato le sue giuste sensazioni. Con questo gesto Dito Corto si libera di uno scomodo testimone ci  insegna un buon metodo per liberarsi di una moglie assillante. La situazione quindi cambia ancora, si modifica e, forse, proprio questa potrebbe essere la chiave per vedere in questa stagione il cambiamento. Tutti i capisaldi dei vari personaggi si stanno sgretolando, sia fra i "buoni", sia fra i "cattivi. Per i Lannister il caso è molto più evidente che per altri. Sia Jaime che Tyrion hanno perso il loro punto di forza. Jaime ha perso il suo status di spadaccino invincibile, è divenuto solo un figurante mal sopportato dalla sua stessa gemella. Tyrion, invece, ha perso la ricchezza del padre e tutto quello che ne consegue. Il suo prestigio si basava su quel fatto che venendo a mancare lo ha reso un semplice nano un po' più furbo degli altri.
Anche altri personaggi stanno subendo questa trasformazione più o meno evidente come Daenerys, che ha finito di viaggiare e si prepara a fare la regina e come Jon Snow ben presto si troverà a dover crescere in fretta.

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