mercoledì 7 maggio 2014

Game Of Thrones 4x02 - Il re è morto, lunga vita al re!

Una recensione di una puntata un po' vecchiotta, ma ero rimasto veramente indietro e da qualche parte si deve cominciare. Tra l'altro questa puntata è una delle più importanti ed interessanti di sempre, piena di colpi di scena e di situazione irripetibili. Non potevo, quindi, far mancare le mie impressioni su questo episodio che parte...

...in allegria!

Ci ritroviamo a Forte Terrore, a seguire uno dei classici passatempi dei Bolton: "insegui la ragazza nel bosco".  Un semplice gioco che pare l'unione di nascondino, guardia e ladri e caccia alla volpe, che permette al feudatario di svagarsi, stare all'area aperta e portare a spasso i cani. Con la possibilità, poi, che ci scappi anche un cadavere dilaniato. Anche i nobili bastardi hanno il diritto di divertirsi, non credete? Purtroppo, però, quel giorno bisogna far presto e tornare al castello, perché il nuovo protettore del Nord sta tornando alla sua magione. Un buon figlio deve saper omaggiare il proprio genitore, soprattutto quando quest'ultimo gli sta portando a casa la nuova madre...

... che vale un po' per due!

Bella, bella e ancora bella... non Walda "la grassa" ma la scena che ci mostra quanto bastardi siano i Bolton, o meglio, quanto lo sia Ramsey. Perché, alla fin fine, il padre è solo un freddo calcolatore, un uomo spietato ma non esageratamente crudele. Ramsey, invece, è proprio una gran figlio di puttana, un torturatore seriale, capace di piegare al suo volere le menti più semplici. Come quell'idiota di Theon, oramai completamente spezzato e  reso assolutamente inoffensivo, a cui il bastardo di Bolton è riuscito a fargli vuotare il sacco anche su i due bimbi Stark, presunti morti e in realtà dispersi nella steppa.

Il più grande dei due...

...si trova ora oltre la barriera, in quel territorio pericolosamente invaso dai non-morti e dagli Estranei. Il nostro Bran è cresciuto e passa la maggior parte del suo tempo oltre la soglia, in quei sogni dove si cambia pelle. La sua forza mentale sembra aumentare giorno dopo giorno, proprio mentre il suo corpo deperisce nell'autunno glaciale. D'improvviso appare capace di collegarsi non solo agli animali ed a Hodor ma anche agli alberi sentinella, che gli mostrano varie e varie immagini di suo padre, del corvo a tre occhi ed una voce che debolmente lo invita a cercarlo sotto un albero a Nord.... quanto di più generico possa esserci dentro una foresta! 

Il mistero si infittisce.

Alla fine però queste situazioni, come quelle di Stannis sulla sua isola, poco importano. Il vero pezzo forte della puntata sta ad Approdo del re in cui si festeggia un matrimonio regale. Ebbene sì, Joffrey si sposa e l'intero regno urla di giubilo. Non per lui, capiamoci, ma per la bellissima regina Margaery che con classe e garbo è sempre un bel pezzo di ragazza. La cerimonia è gloriosa ma, a dire la verità, è quello che avviene attorno ad essa a dare un certo spessore alla puntata. Per prima cosa ripartono i raggiri e i tradimenti di casa Lannister, una certa prostituta viene beccata e, successivamente, allontanata dalla città da un certo nano di nostra conoscenza. Un nano che al ricevimento pre-nuziale e al banchetto deve rigettare tanta e tanta bile dato che il re, gongolando, ha deciso di rendergli la vita difficile. Per prima cosa il libro "Le vite dei quattro re", una pregiatissima edizione della storia di alcuni dei più grandi re Targaryen, che Tyrion aveva donato a Joffrey come dono di nozze, viene distrutto dal successivo regalo...

...Lamemto della Vedova!


Ma va beh, il ragazzo è giovane, un po' irruento e poi le spade piacciono a tutti. Il povero Tyrion, però, deve sottostare ad altre umiliazioni. Durante il banchetto nunziale, infatti, il re lo prende di mira e prima lo costringe ad assistere a uno spettacolo di nani, dopo lo obbliga a fargli da coppiere, gli versa del vino in testa e lo umilia davanti agli occhi divertiti di quei due stronzissimi parenti. D'altro canto anche il resto del parentame ci rivela grosse sorprese e il banchetto diventa un occasione per incontrare e confrontare le varie famiglie. Al centro dell'attenzione c'è la regina uscente, Cersei, che non perde tempo a litigare con chiunque incontri, sia questo il principe Oberyn o Brienne. Insomma tutto va avanti come in ogni matrimonio che si rispetti, con momenti di allegria e momenti imbarazzanti. C'è anche qualcuno che intona Reyne of Castamere, ma viene cacciato a calci. Vuoi forse portare rogne? A quanto pare sì, perché con il taglio della torta, anche questo matrimonio assume una sfumatura tragica. Tronfio di sé, per aver sposato una gnoccolona, per essere il capo indiscusso dei sette regni, Joffrey parte a tossire. Una tosse strana, nervosa, che lo costringe a terra. Ed ecco che, improvvisamente, il sogno di tutti i fan di Games Of Thrones sta per avverarsi, il caro e psicopatico Joffrey sta per tirare le cuoia. Si tratta di un evento che, personalmente, sto aspettando da quattro lunghi anni e che mi godo con un bel ghigno in volto. Un sorriso di liberazione, di derisione verso un personaggio assolutamente detestabile. Così fra lacrime e grida di Cersei ecco che anche il crudele re va all'altro mondo...

... non prima, però, di indicare Tyrion come suo assassino.
Che belli però, mamma, papà e il piccolo Joffrey.
Passata, comunque, la soddisfazione ci si sofferma a pensare che alla fine questa serie perde un attore davvero, ma davvero bravo. Jack Gleeson è riuscito a dare il volto ad un vero e proprio incubo di personaggio, mostrandocene gli abissi di perversione, di vigliaccheria e di bassezza. Nonostante questo, però, si comincia a pareggiare i conti, eravamo 3 a 0 per i Lannister ed adesso siamo 3 a 1. Sotto a chi tocca.

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