Inizio settimana all'insegna dei fumetti che ridà il benvenuto al verde scalciaculi di New York, l'unico e il solo Kick-Ass. Era un po' che non ne parlavo e sinceramente mi ero anche dimenticato che uscisse. Ora però sono andato a prendere i numeri che mi mancavano e possiamo continuare a leggere questa storia che, è il caso di dirlo, non è davvero malaccio.
Com'era prevedibile la faccenda si complica e diventa presto ingestibile. I nostri eroi, però, con le loro solite vite normali non ci fanno caso e cazzeggiano allegramente. Perlopiù passano il tempo a relazionarsi con un pubblico più femminile, a scoprire un mondo più adulto... insomma... trombaggi vari. Scene erotiche che, da appena accennate nel numero 4, diventano particolarmente visibili nel numero 5 dove quasi la metà del numero è occupato da Dave che si intrattiene con la sua nuova fiamma dal naso incredibilmente brutto. Nonostante questo però il primato della conquista più grama va al coinquilino di Dave che...
...ha una relazione con quella prof... |
... dei tempi che furono! |
Copulamenti a parte non rimane molto tempo per scherzare. Fra la Justice League dei poveri si crea una spaccatura alla Civil War che dura due minuti, la ragazza di Dave si scopre essere una gattara e Hit-Girl è sempre rinchiusa nello stesso posto e psicanalizzata da Walter White. Per di più nella città compare un altro gruppo di gente in costume che attacca selvaggiamente gli avamposti di Rocco Genovese. Si tratta di poliziotti intenzionati a togliere di mezzo quel boss così psicopatico e crudele dando però la colpa ai soliti sfigati: la Justice Forever!
Che palle essere buoni! |
Riparte così il solito climax che fra morti e stragi di massa ha reso questo fumetto tanto famoso quanto crudo. Non è difficile intuire come andrà a finire fra pochi numeri, quando il destino di Kick-Ass si concretizzerà. La mia opinione è che non sarà una conclusione felice per il nostro eroe. Magari sopravviverà, forse riuscirà pure a zoppicare, ma in nessuno dei finali che mi sono immaginato Dave continua a fare il supereroe. Magari mi sbaglierò, capiamoci, ma stavolta credo proprio di no. Millar non ha mai avuto un debole per i lieti fine.
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