Amazing Spiderman #8 - Spider-Girl's Last Stand!

Esisteva una volta un ragazzino che molto sbadatamente si fece pungere da un ragno radioattivo. Chiunque sarebbe morto fra atroci sofferenze, il fortunato giovane però non solo la scampò, ma riusci pure a ricevere dei poteri che, a dirla tutta, erano proprio il massimo.

Dopo una parentesi nell'avanspettacolo e un episodio di menefreghismo sociale, Peter, questo è il suo nome, ebbe quello che in gergo viene chiamato "origine", che gli fece capire che i poteri sono essenzialmente collegati proporzionalmente a delle responsabilità. 

Così con una formula assolutamente innovativa per l'epoca nacque uno dei Supereroi più famosi di sempre. Un personaggio che non era fulgido, ma pesantemente complessato e anche un po' sfigato. Lo scorso anno ha compiuto 50 anni e da molto tempo, ormai, continua a raccontare la stessa storia. Il problema di questo personaggio sta nel fatto che non è cresciuto. Non ha mai fatto quel percorso narrativo che dall'origine lo porta all'apice e poi, necessariamente, alla sua fine. Vuole fare l'eterno ragazzino e non cresce, continuando a riciclarsi. 

Vedere anno dopo anno degli sceneggiatori che si inventano le storie più strampalate per mandare avanti la sua serie mi fa tornare in mente quei poveracci che devono creare le ridicole trame per le soap opera come Beautiful e Un posto al sole. Per questo, leggendo  la prima parte di Amazing Spiderman 8 mi è passata la voglia di recensirla. Avrei dovuto fare la solita carrellata di personaggi più o meno interessanti e con una battuta finale mal riuscita, quando invece l'unica nota interessante...

è che Silk ha cambiato costume!
Facendo crollare le vendite del Ragno-Costume.

Passando alla seconda parte, quella riguardante Spider-Verse, le cose migliorano. Questa volta visitiamo quella serie che, all'inizio degli anni Duemila, aveva invaso l'ultima parte dei numeri dell'Uomo Ragno, la realtà di Spider-Girl.

Questo personaggio in tutta sincerità non mi è mai piaciuto tantissimo. Forse perchè Tom DeFalco aveva cannato miseramente ed era veramente noiosa, o forse perché si ricollegava alla Saga del Clone, in special modo all'inizio.  MayDay Parker, infatti, nell'universo 616 è la figlia di Peter e MJ, che quest'ultima ha partorito "morta" durante la Notte dei Goblin. In realtà su questa morte girano una serie di ipotesi una più strana dell'altra e io stesso, ad essere sincero, sono arci sicuro che prima o poi vedrò una copertina del genere...

...e capirò di essere alla fine!

Nell'universo MC2 (ora Terra-982), invece, la bambina sopravvive e Peter perde una gamba nel suo ultimo scontro con il Goblin, appendendo le ragnatele al muro. Crescendo la ragazza prende le orme del padre e diventa una supereroina affermata in una realtà che oramai appartiene ai figli di tutti gli eroi che conosciamo. 

In un crescendo di poca fantasia, la serie non ha avuto un successo ma dopo un tentativo, molto televisivo, di un nuovo figlio di casa Parker, Benjamin, ha chiuso i battenti. Dopo alcuni camei qui e là, al suo ritorno in queste pagine la situazione non è delle migliori. Uno degli "Eredi", Daemos, ha puntato casa Parker e la sta distruggendo con il minimo sforzo. MayDay è stata sconfitta e quando sta per essere mangiata ecco che arriva l'eroico papà, con la gamba bionica di Mr Fantastic, che alla fine può solo sacrificarsi per i suoi figli. 

Daemos dal canto suo si dimostra molto diplomatico, affermando di essere interessato a un solo totem, uno o l'altro non fa la differenza. La giovane eroina può quindi scappare con il fratellino e sentire i suoi genitori morire alle sue spalle. Solo a questo punto si presenta in ritardo il pronto intervento Ragno, rappresentato da Old Man Spider e Spiderman Britannia...

...insomma questi due!

Nella conclusione viene anche nominato Solus, il padre degli Eredi. Chi sia o cosa sia non ci viene detto ma con tutta probabilità avremo qualche risposta nel prossimo numero, Amazing Spiderman 9, che segnerà l'inizio vero e proprio di Spider-Verse.