Game of thrones 3x02 - Nuovi incontri e calcioni per Jaime. Spoiler

Passata un altra settimana e rieccoci a parlare della nuova puntata dell'adattamento in qualche modo basato sui libri de "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco".
Mentre la scorsa puntata faceva da ripassone generale, questa è caratterizzata da un numero impressionante di nuovi arrivi, messi in maniera più o meno oculata. Cominciamo subito a vedere scena per scena quello che è successo:

1. Bran e Jojen reed

Un incontro da sogno.
Letteralmente

Bran fa il solito sogno con il corvo a tre occhi e prova ad ucciderlo. Dopo aver fallito miseramente si ritrova davanti un ragazzino supponente che gli dice che il corvo non può essere ucciso, dato che si tratta di Bran stesso. In tutta sincerità non ricordo questo incontro nel libro, non mi pare che Jojen avesse questo potere di entrare nei sogni altrui ma va bè, andiamo a guardare il capello. Guest star di questa scena Rickon e cagnaccio.

2 I coniugi Stark, la suocera e i nonno

Una donna che poteva fare un matrimonio migliore.

Belle notizie arrivano da casa Stark, dopo che il Re del nord ha sposato una passante, in barba alla promessa data ai Frey, dopo che Mamma Catelyn ha lasciato andare lo "sterminatore dei Re" ora giungono le missive che avvertono della distruzione di Grande Inverno e della morte del signore di Delta delle acque, padre di Catelyn. Ma che famiglia fortunata. Tra l'altro, nel libro, Lord Hoster muore solo dopo che la figlia e il nipote arrivano a Delta delle Acque e salvano la città, ma anche qui vai a contare i puntini sulle i? 

3. Theon

Le allegre torture di Theon.

Theon che sputacchia mentre parla e viene torturato dai uomini di Bolton.

4. Brienne e Jaime

Facciamo un giro in campagna

Animato scambio di battute fra Jaime e Brienne. I loro dialoghi, seppur non proprio identici agli orginali sono comunque molto ben fatti e ridanno le sensazioni del libro. Tra l'altro lo Sterminatore del Re proprio da questo punto comincia ad essere meglio caratterizzato.

5. Joffrey e la mamma

Il re dei sette regni che
si fa scegliere i vestiti dalla mamma

Dialogo che mostra il progressivo allontanamento di Joffrey da sua madre. Il ragazzo, che pure prima era quasi asservito a Cersei, ora appare sempre più arrogante e mentalmente squilibrato. Del resto è lo Re e se lo può permettere... per ora...

6. Sansa e la regina di spine.

Tralasciamo il fatto che nella stessa scena ci sia Sansa, Sir Loras e  Margaerey Tyrrel dai soliti vestiti succinti, che pure non danno fastidio, e diamo il benvenuto alla nonna di quest'ultima, Lady Olenna Redwyne chiamata anche la regina di spine. Si tratta di una donnetta sveglia, pratica e che sicuramente diventerà un'altra ottima giocatrice del "gioco dei troni". Seppure anche nei libri non compaia molte volte, alla fine del terzo volume e, probabilmente, di questa serie, non si potrà che volerla come nonna.

7. Karstark, Il re del nord e la suocera

"Io credo che tu abbia perso la guerra..
il giorno che hai sposato lei"

Un plauso a Lord Karstark che in poche parole ha riassunto l'enorme minchiata che il Robb Stark ha fatto nella scorsa serie. Almeno nel libro sposava una lady nobile, seppure di basso lignaggio, qui invece si è andato ad invaghirsi della crocerossina delle isole orientali... Sorvoliamo poi un dialogo Regale fra la suocera e la nuora senza alcun costrutto.

8. Il metamorfo

Torniamo al di là della barriera e facciamo la conoscenza di un metamorfo, capace di connettersi con le bestie del cielo e della terra. Jon ne rimane affascinato e la rossa lo prende per il culo "eh non sai niente, non sai niente". Comunque sia appena ripresosi, il tizio avverte che i guardiani della notte sono stati attaccati nel pugno dei primi uomini e sono stati sterminati.

9 Tarly 

Tarly,
Ti proibisco di morire!

Dopo il cazziatone della scorsa puntata, Lord Mormont mi diventa sentimentale e manca poco che stavolta prende a ceffoni un povero Tarly in lacrime. Assolutamente la scena più bella della puntata.

10. I reed

Stop immagine del lupo.

Compaiono finalmente, e stavolta nel mondo reale, Meera e Jojen Reed. Questi due personaggi sono non poco importanti e avrebbero dovuto comparire già dalla scorsa stagione. Lui una sorta di sensitivo, lei una cacciatrice di ranocchie sembrano usciti da qualche baraccone degli zingari e invece, ai fini della trama, assumono un ruolo sempre più importante. Importantissimo è anche il loro padre, che qui viene nominato e che potrebbe fare luce su molti accadimenti del passato dei sette regni.

Arya e la fratellanza senza vessilli.

Thoros di Mir e tutti i cari amici delle foreste devo ammetterlo me li immaginavo diversi. Più che altro Thoros nel libro è reso in maniera molto differente, tanto per cominciare mi pare che non beva più e poi è diventato molto più religioso rispetto a prima. Si tratta infatti di un prete rosso, che per lungo tempo si è divertito a gozzovigliare nei vari regni e che proprio fra la fratellanza ha ritrovato se stesso. Qui invece, sto cazzo, è un beone e canticchia canzoncine.

Dopodiché mi sono stufato, abbiamo una scena superflue fra Shae e Tyrion e un'altra con Joffrey che fa vedere la balestra a Margaerey. Abbiamo un dialogo molto interessante fra Jojen e Bran sui metamorfi e sulla Vista e c'è un altra scena sulle sofferenze di Theon...

...ma non ti preoccupare che tua sorella arriva a salvarti...
povero pirla.

Infine c'è una bellissima scena in cui lo sterminatore di Re e Brienne combattono l'uno contro l'altra su di un ponte.  Un bel combattimento, un po' telecomandato se vogliamo, non spettacolare ma davvero ben fatto. 

La potenza di Brienne è ragguardevole e il povero indebolito Jaime può fare ben poco. La ragazza lo tratta come una pezza da piedi, mulina la spada veloce e sicura e da pugni e calcioni micidiali!

Così finisce, con un duello su di un ponte e l'arrivo delle forze di lord Bolton, questa seconda puntata che mi è piaciuta, anche se ormai la trama ha preso una piega ben diversa da quella del libro. 

Bisogna però ammettere che i personaggi, seppur gestiti in maniera diversa sono quelli e sono davvero ben caratterizzati e questo è già un bel traguardo.