giovedì 27 dicembre 2012

Spiderman #700 la fine di un'era?


Proprio ieri è uscito quello che dovrebbe essere l'ultimo numero di Amazing Spiderman, il 700. Il numero è la conclusione di una storia in tre parti in cui.. succede quello che succede in ogni cambiamento epocale della casa delle idee:
mortaretti, picchiamenti vari, lo sputo nell'occhio, una marea di parole, baci dati un po' a cazzo e un finale a lacrimoni.

Sicuramente piacerà ad un lettore fresco e pieno di entusiasmo che ancora, nella sua ingenuità, conta i giorni per arrivare al prossimo numero. Ma in noi, vecchi e scazzati lettori, fa alzare gli occhi al cielo e invocare qualunque divinità disponibile.





Spoiler!!!



Bisogna incominciare a dire che l'idea di base è parecchio originale. In Spiderman 698 si scopre che l'Uomo Ragno e il Dottor Octopus si sono scambiati di corpo. Non si sa bene quando è successo, forse durante Spider Island, forse durante l'ultimo combattimento con L'Hobgoblin, forse quella volta all'agriturismo durante la cena di lavoro. Non si sa e son fatti tuoi se lo vuoi sapere.
Comunque sia il caro Otto/ Peter, senza più la pettinatura alla Carrà, se ne va in giro svolazzando per l'isoletta. Cerca, giustamente, di entrare nelle grazie di Mary Jane e si presenta al capezzale di Peter/Otto a dargli pizzicotti e sputacchi...

Peter prende molto bene la cosa.

Del 699 e 700, c'è poco da dire. Peter/Otto cerca in tutte le maniere di riprendere il suo corpo. Per farlo, si fa aiutare da alcuni Supercriminali della Upim Trapster, Hidroman e lo Scorpione. Tutti i suoi tentativi sono comuque inutili, Otto/Peter riesce a sconfiggerli tutti. Del resto, se ti fai aiutare dall'uomo colla, è solo quello ti meriti.
Ormai in punto di morte, attraverso una visione dello zio Ben che gli spiega cosa fare, Peter riesce a far risvegliare i suoi ricordi più dolorosi in Otto. Quelli che, insomma, lo hanno reso l'Uomo Ragno. Così facendo Otto//Peter sembra ravvedersi e promette a Peter/Otto che non sarà più un supercriminale, ma un eroe. Ridarmi il corpo no vero? No.
Così, in un colpo di scena da telenovela piemontese, Peter muore nel corpo di Otto.

Il fatto è che la storia non è brutta, anzi rimane molto valida. Per una volta al nostro eroe non va come ci aspettavamo e la soluzione trovata per far continuare la serie è sicuramente molto più intrigante di "arriva un Uomo Ragno dal futuro" o "un clone prende il suo posto". Per una volta la storia potrebbe far uscire qualcosa di nuovo.

 Il problema è che i lettori della Marvel non accetteranno mai una cosa del genere. "Che tutto cambi, senza cambiare" era il motto della Marvel e i suoi lettori li hanno presi in parola. Già in giro si possono vedere le prime folle inferocite che attaccano le edicole e i negozi di fumetti, bambole voodoo spedite alla redazione della casa delle idee e comunicati terroristici da parte di fan accaniti, bimbiminkia pronti a tutto, che potrebbero far ritornare gli Stati Uniti ai giorno dopo l'undici settembre.
Per questo motivo, come pure per il fatto che la Marvel non è nuova per queste morti epocali, tutta la cosa si risolverà in una vacanza più o meno lunga di Peter. Niente più e niente meno. Basta solo ricordare quello che è successo a Capitan America, alla Torcia a Thor (che comunque rimane una delle morti più lunghe).
Ma davvero si può credere che l'Uomo Ragno faccia una fine così misera?

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