venerdì 8 novembre 2013

Arrow 2x05 - Il passato di Black Canary e la setta degli assassini!



Si passa dalle stalle alle stelle, per modo di dire, dei telefilm sui supereroi e si parla quindi di Arrow. Siamo arrivati alla quinta puntata e già il suo nome è di per sé abbastanza evocativo: "Lega degli assassini". Già dal "precedentemente" capiamo che la puntata si focalizzerà sul processo a Mamma Queen ma principalmente sul passato della nuova mascherata assassina/ex-fiamma di Oliver Black Canary.


Quella che rompe le vetrate.

La puntata incomincia con un bel salto temporale di sei anni e ci ritroviamo un altra volta sul Queen Gambit. Stavolta assistiamo agli ultimi minuti della nave dal punto di vista di Sara. La troviamo seminuda, sul letto dondolante, mentre parla a suo padre con il ... telefonino? in mezzo all'oceano? Va beh dai, l'han fatta la cazzata! ... Finita l'assurda telefonata partono effusioni vari, il naufragio e, infine, la ragazza si ritrova in mezzo all'oceano a gridare.
Finito il flashback si ritorna al nostro tempo e scopriamo che ora Black Canary vive nella Queen House, in barba a qualsiasi segretezza. Partono le prime battute fra Oliver e Sara e si sente il brivido della puntata sentimentala. In effetti per quasi 10 minuti non succede quasi nulla. Un poco ci si rassegna alla puntata pacco e, proprio allora, dalla vetrata (sto telefilm costa miliardi in vetro) fa la sua entrata...

...sto Tizio in nero!
E qui c'è da fare un appunto a questa serie. Niente da dire al combattimento che è stato reso sicuramente molto scenografico ma abbastanza convincente. La cosa che non riesco molto a sopportare è questo selvaggio utilizzo della scomparsa istantanea. Uno fa un gesto, l'altro si gira e quando si rigira il primo è scomparso. Tutte le volte. E basta!
Nonostante questo, però, mi piace la struttura di questa puntata. Pulita, non troppo incasinata, che si perde nei sentimentalismi senza però esagerare. Mentre i minuti passano possiamo goderci varie ed importanti rivelazioni e dei combattimenti degni di questo nome. Non mancano le tamarrate  paura come il tizio che ferma le frecce...

...Alla Hercules!
Non manca nemmeno il momento Caramba che famiglia con Sara che si agita perché è caduta una scatola e il Detective Lance che è meglio di Sherlock e collega tutti i pezzi, passando così da un momento di felice ricongiungimento alla solita tiritera. Per fortuna le scene delle origini di Black Canary non sono male e immettono un ulteriore personaggio della DC comics, ovvero il Professor Ivo.

eccolo qua!

Si arriva al confronto finale con la Lega degli Assassini e in questo combattimento i rimandi ad un certo Cavaliere oscuro sono, a dir poco, evidenti. In effetti già solo il fatto che ci sia di mezzo Ra's al Ghul dà l'opportunità agli sceneggiatori di sbizzarrirsi con citazioni da Batman e compagni. Quello che ne esce è di un livello nemmeno scrauso e sinceramente è quello che ci vuole in una serie del genere. Non si tratta di vivere di rendita, come fa Agents of S.H.I.E.L.D. (quei maledetti!) ma di un tentativo di armonizzare l'universo D.C. al piccolo schermo. Tentativo che tra l'altro sta riuscendo molto bene.
La puntata quindi è ok, godibile e tutto il resto anche se comincio a notare una certa mancanza nella storia del presente di questa stagione. Manca infatti, a differenza della prima serie, un denominatore comune, una sorta di filo conduttore. Staremo quindi a vedere come proseguirà la stagione, sperando che esca fuori qualcosa di corposo. Per ora vi saluto e l'appuntamento e per domenica con la recensione del numero 20 di Superior Spiderman!

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