Anni e anni a guardare serie televisive sui supereroi, poi arriva DareDevil e ti rendi conto che tutto il resto è da buttare. Arrow, Flash, Gotham e anche Agents of S.H.I.E.L.D. sono libri per ragazzi, sono prodotti giocattolosi, mal curati, diversi fra loro come un libro di Geronimo Stilton dall'altro.
Non è del tutto vero, non è sempre vero ma anche nelle migliori puntate c'è un abisso che li separa da questa nuova serie. Le motivazioni sono molteplici, intricate, talvolta contraddittorie, ma in ultima analisi si possono riassumere in: Netflix le cose le fa meglio.
Per iniziare c'è quella malata soluzione di mettere tutte le puntate in una volta, che da una parte quando le puntate finiscono devi aspettare un anno per rivederne di nuove ma dall'altra è bello, esaltante, come dare un pacchetto di caramelle ad un bambino.
La vera peculiarità sta, però, nello sviluppo delle trame che è diverso da quello dei telefilm tradizionali avendo più similitudini con quelle dei film. Seguendo, quindi, ritmi e soluzioni narrative differenti. Scompaiono i tempi morti, puntate buttate nel cesso, i nonsense scenici e tutto scorre con grinta mantenendo alta l'attenzione e sopratutto il livello.
Con DareDevil questo modo di fare ha dato vita a un prodotto diverso dagli altri. Un'opera complessa, con una trama forse non originale ma intrigante e che si segue con interesse. Una situazione ben diversa da quella a cui siamo abituati perché, quando si parla di supereroi, questi sono visti come un argomento a sé stante. Arrow e Flash, ad esempio, si concentrano sull'essere supereroi e nient'altro. DareDevil, invece, è più come un crime show dove il protagonista è un supereroe. Potete immaginare qualcosa di più figo di un supereroe in una storia degna di questo nome? Probabilmente no, ed è appunto questo il punto di forza della serie e tutto il resto va in secondo piano.
... combattimenti che sono belli, epici, forse i migliori mai fatti ma che non superano la sensazione che da la trama. Ed è una cosa buona, perché alla lunga anche i combattimenti e gli intrecci amorosi (specialmente quest'ultimi) stufano e, se non c'è una base, il tutto rischia di diventare ripetitivo, melenso e noioso. Ovviamente non è solo la trama a fare il telefilm ma anche un'attenzione ai particolari, gli ammiccamenti ai fan, l'evoluzione dei personaggi ed essendo questo, in buona sostanza, un film che dura tredici ore, c'è tutto il tempo per sviluppare tutto per bene.
Ci sono poi delle cose che potrebbero far storcere il naso, delle piccole licenze poetiche, per cosi dire, che la pura anima dei lettore di fumetti potrebbe non sopportare. Personaggi diversi dalla loro controparte fumettistica. Anche questo "problema" mi ha fatto una strana impressione. Guardando, ad esempio, Wilson Fisk alle prese con le sue paturnie mentali, non ho potuto fare a meno di pensare che fosse molto più reale della sua controparte fumettistica. Se i personaggi fossero uguali a quelli dei fumetti, bloccati in comportamenti atipici, non si avrebbe quella sensazione di realismo che crea dentro di noi, quel pensiero illusorio che dice: "cazzo, potrebbe succedere davvero".
DareDevil da questo lato, ma anche da molti altri, può ricordare in modo evidente la trilogia Nolaniana di Batman. In effetti le due opere hanno veramente tanto in comune, entrambe infatti sono una trasposizione moderna di personaggi ormai datati anche se, in effetti, la serie Netflix sembra la prima in assoluto a mettere l'eroe in secondo piano. Un primato del genere merita di essere visto e rivisto.
Non è del tutto vero, non è sempre vero ma anche nelle migliori puntate c'è un abisso che li separa da questa nuova serie. Le motivazioni sono molteplici, intricate, talvolta contraddittorie, ma in ultima analisi si possono riassumere in: Netflix le cose le fa meglio.
La vera peculiarità sta, però, nello sviluppo delle trame che è diverso da quello dei telefilm tradizionali avendo più similitudini con quelle dei film. Seguendo, quindi, ritmi e soluzioni narrative differenti. Scompaiono i tempi morti, puntate buttate nel cesso, i nonsense scenici e tutto scorre con grinta mantenendo alta l'attenzione e sopratutto il livello.
Con DareDevil questo modo di fare ha dato vita a un prodotto diverso dagli altri. Un'opera complessa, con una trama forse non originale ma intrigante e che si segue con interesse. Una situazione ben diversa da quella a cui siamo abituati perché, quando si parla di supereroi, questi sono visti come un argomento a sé stante. Arrow e Flash, ad esempio, si concentrano sull'essere supereroi e nient'altro. DareDevil, invece, è più come un crime show dove il protagonista è un supereroe. Potete immaginare qualcosa di più figo di un supereroe in una storia degna di questo nome? Probabilmente no, ed è appunto questo il punto di forza della serie e tutto il resto va in secondo piano.
Anche più del costume e dei... |
... combattimenti che sono belli, epici, forse i migliori mai fatti ma che non superano la sensazione che da la trama. Ed è una cosa buona, perché alla lunga anche i combattimenti e gli intrecci amorosi (specialmente quest'ultimi) stufano e, se non c'è una base, il tutto rischia di diventare ripetitivo, melenso e noioso. Ovviamente non è solo la trama a fare il telefilm ma anche un'attenzione ai particolari, gli ammiccamenti ai fan, l'evoluzione dei personaggi ed essendo questo, in buona sostanza, un film che dura tredici ore, c'è tutto il tempo per sviluppare tutto per bene.
Ci sono poi delle cose che potrebbero far storcere il naso, delle piccole licenze poetiche, per cosi dire, che la pura anima dei lettore di fumetti potrebbe non sopportare. Personaggi diversi dalla loro controparte fumettistica. Anche questo "problema" mi ha fatto una strana impressione. Guardando, ad esempio, Wilson Fisk alle prese con le sue paturnie mentali, non ho potuto fare a meno di pensare che fosse molto più reale della sua controparte fumettistica. Se i personaggi fossero uguali a quelli dei fumetti, bloccati in comportamenti atipici, non si avrebbe quella sensazione di realismo che crea dentro di noi, quel pensiero illusorio che dice: "cazzo, potrebbe succedere davvero".
DareDevil da questo lato, ma anche da molti altri, può ricordare in modo evidente la trilogia Nolaniana di Batman. In effetti le due opere hanno veramente tanto in comune, entrambe infatti sono una trasposizione moderna di personaggi ormai datati anche se, in effetti, la serie Netflix sembra la prima in assoluto a mettere l'eroe in secondo piano. Un primato del genere merita di essere visto e rivisto.
Unico dilemma, Lui! L'uomo immobile! |
nulla da aggiungere alle tue considerazioni caro Logan....anzi ti ringrazio per aver consigliato questa serie, l'ho divorata in 5 giorni.........una delle migliori serie televisive sui super o sul fantastico di sempre....un continuo crescendo....mitica la scena del combattimento per il recupero del bimbo rapito dai russi in una delle prime puntate
RispondiEliminase mai ci sarà una seconda stagione sarà davvero difficile mantenere tali livelli
La serie avrà una seconda stagione ma qualcuno della produzione ha già abbandonato la barca. C'è da dire che, essendo una serie netfilx, rimarrà sempre e comunque di alto livello.
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