martedì 13 maggio 2014

Lo Scudo e la Freccia - Agents of S.H.I.E.L.D. 1x18 e Arrow 2x17

Sono indietro nelle recensioni di due serie televisive e non trovo il tempo per recensirle entrambe. Come posso fare?
Semplice, basta unirle e fare una recensione al posto di due. 
                                                          "Discussione fra il blogger e il suo lato oscuro"                       

AGENTI DELLO SCUDO 1x18

Dai dai che....


...ci siamo. Dopo mesi di tramuncole insulse, al limite della noia Agents Of  S.H.I.E.L.D. va alla ribalta e usa l'ultimo film della Marvel Studios per trovare la propria dimensione. Come abbiamo scoperto nella scorsa puntata lo S.H.I.E.L.D. incubava una malattia mortale, uno di quei malanni che rimangono latenti per sessanta, settanta anni prima di rivelarsi e fare danni. L'H.Y.D.R.A., questo è il suo nome, è tornata per gettare il mondo nel terrore e nella sua ombra si trovano personaggi importanti, del calibro di Garret alias "il chiaroveggente", e veri e propri insospettabili come il nostro Ward, nome in codice "Pupetto", che si scopre essere un agente infiltrato dei cattivi.

E in effetti con quella faccia!

Erano state fatte molte supposizioni sul perché Ward fosse passato dall'altro lato della barricata. In molti, il sottoscritto compreso, avevano ipotizzato un lavaggio del cervello, similare a quello a cui Winter Soldier era stato sottoposto nel corso dei decenni passati. Durante la puntata, però, scopriamo che dietro il suo tradimento non c'è niente di strano o di particolare. Il periodo che ha passato nella squadra è frutto di un incarico affidatogli da Garret. Appare quindi evidente che tutto quello che ha fatto era atto a farsi benvolere all'interno del gruppo, come la sua relazione con Sorriso d'angelo e, ad esempio, il salvataggio della Simmons. Tutto serviva a controllare la squadra e a controllare lui, Coulson,...


...l'uomo rinato!

Il buon agente, ignaro del tradimento di Pupetto, si ritrova intanto ad essere la carica più alta dello S.H.I.E.L.D. o, almeno, la carica più alta che ancora ha qualche interesse a tenere su la baracca. Coulson è convinto di poter sistemare le cose ma ha fatto male i calcoli, perché oltre all'HYDRA un'altra forza ha intenzione di bastonare lo SCUDO, gli Stati Uniti d'America, nell'impersonificazione di Nathan Petrelli Glenn Talbot impersonato da Adrian Pasdar.
Così i nostri agenti son costretti a scappare e a vagare senza meta. Nel momento di sconforto, però, arriva la fede. Coulson pervaso da una fiducia incrollabile verso Nick Fury si sente in obbligo di prendere un aereo per seguire una debole traccia che lo porterà a fare 700 milioni di Km.  Un viaggio estenuante che porterà lui e la sua squadra in mezzo al nulla, vicino ad un sasso dove il rinato sarà costretto a fare una scenata. Sottoposti che avendolo seguito per miglia nella steppa cominciano a chiedersi se il loro capo non stia  leggermente sbroccando. "Non c'è nulla!" Dicono.

E invece!

Benvenuti nell'ultima oasi dello S.H.I.E.L.D., una base segretissima che nessuno sa dove sia e invisibile anche ai traditori. Niente paura, però, a fine puntata ci pensa Skye ad avvisare Pupetto e a dargli le coordinate. Hail HYDRA!



FRECCIA 2x17


Passiamo a Freccia. Come dicevo all'inizio è passato un po' di tempo dall'ultima recensione e non ricordavo nemmeno quale sarebbe stata la puntata da recensire. Vado quindi a rivederla e ho un colpo al cuore. Si tratta della puntata con la cacciatrice, Birds of Prey, uno di quegli episodi che non mi erano particolarmente piaciuti, ma che, nonostante tutto, mostra un po' più di azione e un po' meno ...Laurel. Almeno fino al quinto minuto la tettona dagli occhi lucidi non si vede, poi però eccola là in un seduta degli alcolisti anonimi dove, splendida e piangente, narra la sua lunga vita di eccessi che sono durati, in tutto, ben cinque puntate. Qualcosa, però, sta cambiando per la povera Lance. Grazie a una buona parola del suo ex-capo sta per rientrare in servizio come assistente del procuratore. Il problema è che non fa nemmeno in tempo a dire di sì che viene assegnata al caso Bertinelli e si vede comparire davanti...

...la cacciatrice!
Qui si parte in maniera abbastanza seria con una serie di colpi di scena, di agguati e varie interrogazioni sul ruolo dell'eroe. Particolarmente interessante è il confronto fra l'ideale classico intrapreso da Oliver, quello dell'eroe che non si macchia di omicidi, e l'azione più estrema, meno tollerante, che si manifesta sia nella cacciatrice e sia in Sarah che, con il suo background, fa ancora fatica ad abbracciare un comportamento meno violento. Nonostante però l'interesse verso un dilemma che è nato con i supereroi stessi ci si dilunga davvero troppo sui dialoghi infiniti e in stalli che manco i messicani. Per fortuna arrivano le digressioni, più o meno riuscite, come quella che vede Roy Harper sbroccare e, con i suoi soliti occhi sgranati. dire a dire a Thea "Dobbiamo lasciarci"..

...una frase che non dà i risultati sperati.
Situazioni sentimentali a parte, la puntata continua il suo intreccio in modo discreto, seguendo quel percorso ripetitivo che già più volte avevamo visto con la comparsa della cacciatrice. Ci si impernea, come già detto, in discussioni sull'omicidio in casi estremi, che ricordano vagamente quelli della prima stagione con la differenza che ora nel ruolo femminile c'è Sarah, una donna addestrata da Ra's al Ghul che non riesce a battere una tizia addestrata da mio nonno. L'episodio ha anche un buon ritmo ma, in realtà, si è più interessati, come al solito, alla trama generale e ai flashback dell'isola. In questa puntata sull'isola non succede un gran che, solo una serie di minacce, torture e un omaggio a Rambo 2 da parte di Slade Wilson. Nel presente, a fine puntata, assistiamo all'ennesima mossa di DeathStroke...

...che passa all'adescamento!

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